di
Gianni Lannes
Imbarazzante
per il governo Monti: i rifiuti
industrialiinabissati
nel santuario dei cetacei non sono stati ancora recuperati. E'
passato quasi un anno dall'affondamento di ben 40
tonnellate di scorie
pericolose (stipate
in bidoni metallici) - ufficialmente - in trasferta dalla
Sicilia in Lussemburgo, perse al largo dell'isola
di Gorgona dall'eurocargo
Venezia della compagnia Grimaldi.
I
fusti eccoli sul monitor. Recentemente una trentina di echi, che
potrebbero essere bidoni, sono stati ascoltati dal sonar della nave
Magnaghi della Marina Militare e confermati dal suo magnetometro. La
nave idrografica ha dimostrato che di bidoni tossici nel mare
toscano ce
ne sono tanti, e non solo quelli affondati 9 mesi fa.
“Toglieteli
subito”: Marco Solimano e Francesco Gazzetti hanno consegnato 4
mila firme al sindaco di LivornoAlessandro
Cosimi. La petizione popolare chiede la rimozione dei veleni (senza
se e senza ma). «Accolgo queste firme - ha detto il primo cittadino
pro tempore, favorevole al rigassificatore - come un ulteriore
stimolo a non smettere di occuparci del problema, insieme alle altre
istituzioni locali e nazionali, spingendo lo Stato a surrogare chi,
fino a questo momento, non ha fatto completamente il suo dovere, cioè
l'armatore della motonave, e a fargli pagare, alla fine, il costo del
recupero dei bidoni. Ne mancano ancora una settantina, una ventina
sono stati individuati e verranno recuperati, ma bisogna tirarne su
il massimo numero possibile». Il sindaco ha dato i numeri al lotto,
perché i conti non tornano in fondo al mar. Allora ministro Clini?
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