E dunque... siamo al
dunque.
Mario Draghi ha
rassicurato tutti: la BCE acquisterà i titoli dei paesi in
difficoltà.
Come?
Con operazioni sui
mercati secondari (OMT, ovvero Outright
Monetary Transactions). Fino a che
ciò sarà necessario, ha aggiunto, fino a che lo spread dei paesi
sofferenti non si sarà calmierato.
In realtà non si tratta
di acquisti illimitati sui mercati primari (Quantitive Easing)
che è quello che fa di solito una banca centrale (vedi la FED
americana), ma solo dei titoli a breve scadenza (1 e 3 anni) sul mercato secondario. Il che
serve a mantenere gli spread più bassi, ad aiutare le banche, a rassicurare i mercati (che
dopo le dichiarazioni si sono ripresi), a permettere un altro bel po'
di speculazione ai pescecani della finanza, a prender tempo, ma non
solo questo.
In effetti, la “Draghi
Operation”, ha un obiettivo ben più importante, ben più
corposo, sicuramente più ambizioso.
Quale?
Salvare l'euro?
Si, certo, ma non è
questo il punto. Perchè nonostante le svariate dichiarazioni,
analisi, studi, l'euro rischia solo fino ad un certo punto. L'euro è
abbastanza solido e non è così forte il rischio di crollo. Ma non
semplicemente per qualche alchimia economica, chè è evidente che le
crepe la cosiddetta moneta unica le mostra ampiamente. L'euro è
solido perchè NON esiste alcuna forza politica, sociale, finanziaria
che ne chieda, lavori per, o ne auspichi la caduta. Qualche
scommettitore finanziario esiste pure, qualche piccola formazione
politica in giro per l'Europa esiste pure, qualche movimento più o
meno radicato esiste pure. Ma non esiste a tutt'oggi nessuna seria e
concreta minaccia POLITICA alla tenuta dell'euro.
Nessun paese, nessun
parlamento, nessun organo costituzionale nazionale, ha mai messo in
discussione l'euro e la sua impostazione. Nessun parlamento, nessun
paese, hanno mai messo in discussione i vari meccanismi finanziari
(MES, ERF, Fiscal Compact) implementati e da implementare nelle
economie dei vari contesti nazionali. Solo in Germania (che non a
caso, anche attraverso la Bundesbank) hanno evidenziato delle
resistenze forti e concrete all'applicazione del MES (al vaglio della
Corte Costituzionale tedesca a fine settembre) e criticato la
politica della BCE. Il che, pur riservandoci di aspettare le decisioni della Corte
di fine settembre, non ha sortito dal punto di vista della tenuta
dell'euro alcun effetto.
Perchè l'euro,
sostanzialmente, NON è in discussione. E questo favorisce il
restringersi di quelle crepe che pur mettono a rischio la tenuta
della moneta unica.
Quello che è in
discussione è ben altro.
Dicevamo della Operazione
Draghi.
Quello che il buon caro
Mario Secondo d'Italia ha fatto, con la dichiarazione di
luglio prima, con il piano approvato ieri poi, non è altro che dire
ai paesi più in difficoltà, i poveri bistrattati PIGS: “Bene cari
amici, volete gli aiuti? Volete che la BCE vi tiri fuori dal pantano?
Che tiri fuori il contante? Dovete starci a sentire”.
In che modo?
Le operazioni Omt della
BCE sono subordinate all'accettazione totale e ossequiosa da
parte dei paesi destinatari delle stesse, di alcune condizioni
ineliminabili: riduzione del debito e riforme strutturali.
Queste condizioni sono state definite i
“memorandum”, veri e propri programmi, attraverso i quali l'Europa chiederà alcune
cose ai paesi che faranno richiesta alla BCE di acquisto dei titoli
in sofferenza.
Dunque i paesi che
vorranno aiuti consistenti e concreti dovranno sottostare alle
indicazioni che arriveranno dall'alto.
Riduzione del debito e
riforme strutturali.
Parole arcane.
Ma che nascondono delle
precise volontà politiche nei confronti delle quali i PIGS dovranno
prestare la massima attenzione.
La riduzione del debito è
presto detto. Si tradurrà in altre politiche di taglio della
spesa, recupero fiscale, aumento delle tariffe.
Le riforme strutturali
invece investiranno i settori nevralgici delle economie dei vari
paesi: mercato del lavoro, aziende e patrimonio pubblico, pensioni,
salari, fisco ecc.
In altre parole è questo
il vero salto di qualità nell'operato della BCE. Che farà si la
Banca Centrale, ma alla condizione che i vari paesi vadano spediti
verso l'omogenizzazione politica, fiscale, del mercato del lavoro,
del settore educativo, del settore sanitario con le altre realtà
europee.
Come?
L'Italia ha GIA'
modificato l'apparato pensionistico e il mercato del lavoro. Quindi è
già a buon punto da questo punto di vista. Manca da fare il salto
successivo. E con la minaccia latente del default da spread
(versione moderna del default di bilancio statale), verrà costretta
a metter mano alla svendita del patrimonio (aziendale e
territoriale) del paese, che si tradurrà in una nuova massiccia
ondata di privatizzazioni; di realizzare una riforma
fiscale; di favorire la privatizzazione del settore sanitario
e se sarà necessario di quello educativo. Il tutto
sotto il ferreo controllo della Commissione Europea, della BCE e del
FMI.
In altre parole il
commissariamento definitivo del paese ad opera dell'oligarchia
europea e finanziaria.
Tutti gli altri paesi
PIGS dovranno fare altrettanto.
E' a questo punto che
l'euro sarà realmente a rischio. Perchè se i paesi in questione non
seguiranno alla lettera i “memorandum” europei, allora si che si
avvicinerebbe la “ritirata” dalla moneta unica e le conseguenze
potrebbero essere enormi. Anche se va pur detto che ci si prepara a questa eventualità da tempo ed il classico "piano B" esiste già.
Per chiudere una piccola
previsione sul futuro italiano.
Il Sig. Monty Killer
chiederà gli aiuti entro fine anno, o al massimo a ridosso delle
elezioni 2013. Non lascerà di certo che eventualmente a farlo sia
il prossimo governo.
Perchè?
Per il semplice motivo
che così facendo vincolerà l'azione del prossimo governo
italiano ai memorandum dell'Unione Europea, mettendosi al riparo da qualsiasi rischio (in effetti quasi inesistente) che una volontà politica alternativa vinca alle
urne. Governo futuro dunque che avrà completamente le mani legate e
avrà un margine di manovra talmente ristretto da essere
sostanzialmente assente.
Monty Killer farà questo
perchè anche in caso di instabilità (vedi Grillo), o di maggioranze
risicate, o di impossibilità a formare un nuovo governo (come in
Grecia), la strada sarà già ampiamente tracciata.
Con buona pace per la
democrazia e la volontà del popolo italiano.
(Francesco Salistrari)
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