Il
Movimento Libera Italia presenta una proposta di legge d’iniziativa
popolare per lasciare l’Euro e tornare nell’Ue con una moneta
nazionale
“Il
fallimento dell’euro è
un fatto risaputo“.
E quindi per l’Italia è meglio lasciare l’euro, finirla subito,
mollare una moneta agonizzante, “forti
della consapevolezza che l’Unione Europea così come è stata
concepita, senza un’unione politica alle spalle, non va da nessuna
parte“.
Sono
parole di Bruno Poggi, sondaggista e segretario nazionale del
Movimento Libera Italia (Mli), che questa mattina ha presentato
in Cassazione una
proposta di legge di iniziativa popolare perché l’Italia lasci
l’Unione Europea.
“Il
Paese ha bisogno di cambiare tabella di marcia“,
spiega Poggi,
“e
non siamo pronti a fare la nostra parte“.
Quello a cui pensa il suo movimento è l’uscita
dall’euro,
seguita poi da una rinegoziazione dei termini e da un nuovo ingresso
nell’Unione. Non senza condizioni: lariappropriazione
dei diritti di signoraggio,
l’utilizzo di una moneta nazionale in sostituzione dell’euro,
l’esclusione del nostro Paese dall’area Schengen e la
rescissione di Basilea 2 e 3.
Il
Movimento di Poggi ha presentato anche una seconda proposta. Un testo
di riforma
del sistema bancario che
separi le “attività bancarie ordinarie da quelle speculative”.
caro amico, ammiro la tua saggezza e l'impegno che ci metti, per una società migliore. per questo hai tutta la mia stima. ciao a presto. luca
RispondiEliminaMagari si tornasse alla lira e magari anche alla libertà!
RispondiEliminaTi ringrazio Luca, a presto.
RispondiEliminaPer Anonimo... per tornare alla lira occorre una forza politica capace di proporre un piano di Governo che tra le altre cose includa anche il ritorno alla moneta sovrana, meglio se popolare e gestita con criteri di emissione e di circolazione che mandino a fanculo (scusa il francesismo) l'attuale meccanismo (che è la fonte principale dello stato dei debiti sovrani, della crisi e dello sfruttamento del lavoro).
In altre parole c'è bisogno di un fronte popolare tra le varie forze sociali (movimenti, partiti sani, società civile, intellettuali ecc) che proponga al paese cinque sei punti per fermare la deriva che stiamo vivendo.
Un abbraccio...