venerdì 14 settembre 2012

Prove tecniche di abolizione della democrazia.


Di Stefano Davidson

Oggi Giovedì 13 Settembre 2012 il Signor Antonio Tieso (che mi autorizza a scrivere il suo nome e cognome) si è recato in tre stazioni dei Carabinieri nella Provincia di Varese (guarda caso da dove proviene Mario Monti) per presentare denuncia contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, e tutti i ministri in carica, nonché nei confronti dei membri del Parlamento che hanno votato le succitate misure di svuotamento democratico dello Stato italiano e della nostra Carta Costituzionale, ciascuno nelle persone attualmente e medio tempore in carica in relazione all’arco temporale interessato, nonché tutte le altre persone eventualmente coinvolte per tutti i reati ravvisabili e, comunque, per quelli previsti dagli articoli:

241 c.p. attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato;
270 c.p. associazioni sovversive;
283 c.p. attentato contro la Costituzione dello Stato;
287 c.p. usurpazione di potere politico;
289 c.p. attentato contro gli organi costituzionali;
294 c.p. attentato contro i diritti politici del cittadino;
304 c.p. cospirazione politica mediante accordo;
305 c.p. cospirazione politica mediante associazione.
(il testo completo della denuncia è stato formulato da Paolo Barnard ed è disponibile al link
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=375 )


Ma non solo NON gli è stato permesso di depositare detta denuncia, commettendo così il reato di “omissione di atti d’ufficio” che è disciplinato dall’articolo 328 del codice penale (che, nella sua attuale formulazione, sanziona il fatto causato da un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, che rifiuta indebitamente un atto che per ragioni del suo ufficio deve essere compiuto) ma gli sono state prese le generalità ed è stato minacciato di possibile accusa per  “atti sovversivi”. Farneticazione completa considerando che la denuncia è prevista dal nostro ordinamento, addirittura al limite dell’intimidazione (artt. 339 e 612 c.p).
Signori la porta della democrazia si sta chiudendo, chi ha a cuore le sorti del nostro Paese e non vuole sottostare a tali abusi, si infili nello spiraglio rimasto e presenti immediatamente denuncia, altri l’hanno fatto in questi giorni e sono state regolarmente accettate. Bisogna essere in tanti, e avere “palle”, coscienza civile e solidarietà per le centinaia di persone che hanno già depositato da Novembre ad oggi quest’atto dovuto. Se fossimo tanti, davvero tanti, a rischiare non saremmo di certo noi, ma loro! Perché a prescindere dai capi d’accusa, e dagli insabbiamenti certi, un tale bombardamento di denunce otterrebbe risonanza anche da tutti i media europei e non solo.
Se al contrario alla fine rimanessimo in pochi ad aver denunciato, mi chiedo che convenienza avrebbero costoro ad imbastire un procedimento per calunnia nei nostri confronti? Si andrebbe in Tribunale, carte alla mano e questo non possono permetterselo rischierebbero un’altra volta l’esplosione della cosa sui media internazionali con tutto ciò che comporterebbe.
Ricordiamoci comunque che a breve… EUROGENDFOR per tutti!
Non sarà un digestivo, ma la cosa più indigesta in assoluto per ogni individuo libero e contraria ad ogni principio di democrazia, in qualunque senso la si voglia intendere. Questo abominio appena nominato altro non è che la “Gendarmeria europea” che assumerà tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi; la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella sua gestione operativa. Questo nuovo corpo risponde esclusivamente a un comitato interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi firmatari. In pratica, vorrà dire avere in giro poliziotti sottoposti esclusivamente alla supervisione di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea cioè gli Usa, e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del parlamento nazionali.( a questo proposito leggerei l’articolo di Alessio Mannino www.ilribelle.com del 28 Febbraio 2011 passato abbastanza inosservato allora)
Attenzione: l’EGF gode di una totale immunità: inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29).
Ricordo che il il 15 settembre del 2012, cioè tra due giorni, arriveranno da tutta l’Europa i cittadini di ogni Nazione che intendono protestare vigorosamente contro la creazione di un simile obbrobrio giuridico, davvero molto pericoloso, e vengono a manifestare davanti al quartiere generale di questa superforza poliziesca a Vicenza (dove guarda caso c’è la sede di Camp Ederle, a cui nel 2013 si affiancherà la seconda base statunitense al Dal Molin che è una sede dell’Africom, il comando americano per il quadrante mediterraneo-africano. Quel che se ne evince in maniera lapalissiana è che questa sorta di Gestapo europea dipende, evidentemente, direttamente dal Pentagono.
Buona servitù a tutti.



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