sabato 16 novembre 2013

Dissertazione sull'amore.



Lo credo.

Fermamente.

Che l’amore non si sceglie, ma è lui che sceglie te.

Ma nell’amore, che non è mai eterno, al contrario passeggero, fugace, come le cose della vita, nell’amore, vive comunque una scelta. Istintiva, ormonica.

E questa scelta è rappresentata da colei (o colui) che si ama. Non in quanto oggetto del desiderio, ma in quanto unicità.

E’ pur vero che non esiste amore senza desiderio, ma non è vero il contrario. E la nostra scelta sta proprio nel capire, intuire, scoprire, che è quello e solo quello l’essere che abbiamo scelto. Perché in quella intuizione, in quella scoperta, c’è tutto il nostro essere uomini. E il non essere uomini, nell’errore.

La scintilla di verità che sgorga da quell’intuizione è talmente importante da restare quasi celata a noi stessi, per non rovinarla, sgualcirla, con i nostri pensieri.

L’amore ci sceglie. Nel senso che nel corso della vita non è il Caso a giocare il ruolo predominante, ma le nostre scelte. E incontriamo le persone che incontriamo, solo grazie alle persone delle quali, con altre scelte istintive, ci siamo circondati nel corso della nostra esistenza.

Percorriamo una strada in cui sapremmo esattamente chi incontreremo, se ne avessimo piena coscienza.

E l’amore, dunque, ci sceglie proprio nel momento in cui scegliamo una di quelle persone che la vita ci ha donato il privilegio di incontrare.

In definitiva, l’amore è un’illusione. La più grande, la più bella, la più indispensabile illusione della nostra esistenza. L’unica capace di dare un senso alla nostra vita.

Perché scegliendo bene, saremo costretti ad amare davvero.

Il nostro più grande dilemma risiede proprio in questo.

 

(Francesco Salistrari)

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