Lo credo.
Fermamente.
Che l’amore non si sceglie, ma è lui che sceglie te.
Ma nell’amore, che non è mai eterno, al contrario
passeggero, fugace, come le cose della vita, nell’amore, vive comunque una
scelta. Istintiva, ormonica.
E questa scelta è rappresentata da colei (o colui) che si
ama. Non in quanto oggetto del desiderio, ma in quanto unicità.
E’ pur vero che non esiste amore senza desiderio, ma non è
vero il contrario. E la nostra scelta sta proprio nel capire, intuire, scoprire,
che è quello e solo quello l’essere che abbiamo scelto. Perché in quella
intuizione, in quella scoperta, c’è tutto il nostro essere uomini. E il non
essere uomini, nell’errore.
La scintilla di verità che sgorga da quell’intuizione è
talmente importante da restare quasi celata a noi stessi, per non rovinarla,
sgualcirla, con i nostri pensieri.
L’amore ci sceglie. Nel senso che nel corso della vita non è
il Caso a giocare il ruolo predominante, ma le nostre scelte. E incontriamo le
persone che incontriamo, solo grazie alle persone delle quali, con altre scelte
istintive, ci siamo circondati nel corso della nostra esistenza.
Percorriamo una strada in cui sapremmo esattamente chi
incontreremo, se ne avessimo piena coscienza.
E l’amore, dunque, ci sceglie proprio nel momento in cui
scegliamo una di quelle persone che la vita ci ha donato il privilegio di
incontrare.
In definitiva, l’amore è un’illusione. La più grande, la più
bella, la più indispensabile illusione della nostra esistenza. L’unica capace
di dare un senso alla nostra vita.
Perché scegliendo bene, saremo costretti ad amare davvero.
Il nostro più grande dilemma risiede proprio in questo.
(Francesco Salistrari)
Bè, hai detto tutto....
RispondiElimina"Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere.Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto" (cit. Vi presento Joe Black).
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