di Francesco Salistrari.
L'umanità è stata sconfitta.
Sconfitta da sé stessa e
dalla propria incapacità a comprendere quanto grandioso fosse il
compito al quale essa avrebbe dovuto assurgere. Un compito che la
natura, Dio, l'universo, chiamatelo come vi piace, le aveva affidato:
quello di proteggere il mondo, la Terra, la sua casa, sua madre. Proteggere i suoi figli. La vita.
E invece l'umanità si è
sconfitta da sé.
Ed il suono di questa
sconfitta si ode in ogni angolo del mondo.
Nei rantoli di sofferenza
di uomini, donne e bambini che muoiono di fame, di cancro, di stenti,
di lavoro, di depressione. Nei lamenti di animali sgozzati a milioni.
Nel suono di ferro delle industrie inquinanti. Nel suono del cemento
che cade in pezzi sotto le sferzate del tremore della Terra. Nel rumore
assordante delle auto incolonnate su strade di città infestate dal bruciare di
benzina. Nel boato che fa un albero quando schianta a terra, ormai
senza vita, col suo grido di dolore inimitabile. Nel suono dello
sciacquettìo delle onde di un mare inquinato.
L'umanità si è vinta da
sé.
E la sconfitta la senti
in un odore.
Nell'odore putrescente di
una discarica. Nell'odore di morte di un campo di battaglia o di una
città distrutta dalle bombe. Nell'odore acre del fumo di una foresta
in fiamme. Nell'odore nauseabondo del petrolio che sgorga dalle
viscere della terra. Nel tanfo di una casa di disperati. Nel puzzo
dell'acqua di un rubinetto. Nel profumo costoso di una signora che fa
shopping.
L'umanità ha perso.
Ha perso l'occasione di
dare un senso alla propria esistenza. L'ha sprecata nel costruire
immense fabbriche dove ammassare carne da macello. L'ha sprecata nel
distruggere il senso del vivere insieme, l'uno per l'altro. L'ha
buttata a mare nel pensare il denaro come regolatore della vita
sociale.
L'umanità ha perso.
E la sua sconfitta è
tanto più grande quanto mette a repentaglio il mondo nel suo
complesso, gli altri esseri viventi, che si
estinguono a ritmo mai visto, nel mettere in crisi la stessa vita
umana. La sua sconfitta è la sconfitta dell'intelligenza,
dell'amore, della misericordia, della dignità, della dolcezza.
L'uomo
non è ciò che è perchè pensa, ma pensa per essere ciò che
vorrebbe che fosse. E senza di questo, l'uomo è la negazione, ciò
che recide il legame con il creato, con il senso del mondo, con il
senso ultimo della vita.
L'uomo
deve, necessariamente, pensare a ciò che vuol essere. E se vuole
essere ciò che è stato fin'ora, allora merita la sconfitta e la
morte.
Perchè
è impossibile accettare che la missione dell'uomo su questa terra
sia quella di vivere una vita di stenti, solo per permettere ad
altri, pochi, uomini di vivere nel lusso. Non è possibile accettare
che l'uomo sia venuto al mondo per morire di fame, di cibo scadente,
di radiazioni da esso stesso create, in catene. La missione dell'uomo
non può essere quella di distruggere il pianeta in nome di un
principio economico da esso stesso creato, un principio che ha
soppiantato completamente quello di Dio, della Dea Madre, ancora più
antico, o del culto della Vita, di molte civiltà primordiali. Il
denaro non può essere il fine dell'agire umano. Se lo è diventato
può significare solo una cosa: che l'uomo è caduto
nell'autoinganno. Ed autoingannarsi è degli stolti, non degli
intelligenti.
Lavorare,
usare la propria creatività, plasmare la realtà, inventare,
sognare, interpretare il mondo, scoprire, immaginare, non possono
essere ridotti al freddo calcolo alchemico di un sudicio pezzo di
carta.
Sudicio
di sofferenza.
Sporco
di sangue.
Contrassegno
di tormenti e lamenti.
Assassino
di passioni umane.
L'uomo
è nato per altro. E' nato per venerare il mondo, prendersene cura,
renderlo più bello, accudirlo, sorreggere i suoi abitanti, rendere
loro grazie per ciò che sono e rappresentano.
Il
mondo è una poesia che non è stata ancora scritta. E' una melodia
non ancora composta. Una preghiera non ancora invocata. E' un quadro
non ancora dipinto. E' un giardino ancora da coltivare. Un capolavoro
di immane bellezza.
Ed
il sommo cantore dello splendore di questo spicchio di universo
avrebbe dovuto essere l'uomo. Che è nato ed ha acquisito
l'intelligenza essenzialmente per questo, non per altro.
La
Vita è unica. Indistinta. Microscopiche molecole di DNA che evolvono
nel tempo.
La
Vita è il Tempo.
E
l'uomo avrebbe dovuto esserne il poeta più eccelso.
Come
fa con i suoi colori il Pappagallo Ara o il Pesce Mandarino.
Come
fa con il suo canto l'Usignolo all'imbrunire o il Verzellino al
mattino.
Come fa con il suo volo leggiadro e spensierato la farfalla.
L'uomo
avrebbe dovuto imparare a parlare con la voce del mare, con quella
del vento, con la parola delle fronde degli alberi, con il sussurro
del silenzio.
Lo
ha fatto solo a sprazzi. Incantando per sempre con la sua grandezza.
E quanti grandi uomini sono stati dimenticati. O ne viene solo
celebrato l'immenso valore delle opere, dimenticando o ignorandone il
più delle volte il messaggio.
Ma
non bisogna dipingere un capolavoro per essere artista, o comporre
un verso d'amore capace di commuovere per dirsi poeta. Basta una zappa e curare la
terra, vederne crescere i frutti. Basta immaginare qualcosa che vada
a vantaggio di tutti. Basta regalare un sorriso a chi in quel momento
non ce l'ha.
E
ognuno di noi può esser poeta, cantore, genio, artista.
Quando
doniamo una carezza. Quando abbracciamo qualcuno. Quando regaliamo
dolcezza.
Siamo
tutti mirabili artisti nel condividere ciò che abbiamo, con gli
altri.
Guardandoti
intorno, però, scopri miseria, sofferenza, guerra, distruzione,
angheria, individualismo, menefreghismo, cinismo, paura,
rassegnazione, arrivismo, avarizia, avidità, morte.
Scopri
la morte dell'uomo nel suo sguardo assetato di potere. Nel suo
disprezzo. Nella sua indifferenza.
Scopri
la morte, proprio laddove avrebbe dovuto esserci vita.
In
fondo all'anima. Nei recessi di un tempio ormai distrutto.
TUTTO CIO' CHE HAI SCRITTO è ESATTAMENTE CIO' CHE PENSO ANCHE IO , è MOLTO TEMPO ORAMAI CHE OSSERVO QUELLO CHE MI CIRCONDA , E I PENSIERI RICORRENTI COINCIDONO ALLA PERFEZIONE CON I TUOI . PRESERVARE LA VITA E IL PIANETA , NON CONTA NIENT'ALTRO .
RispondiEliminagrazie del commento...
EliminaHAI ANCHE TU QUELLA SENSAZIONE DI IMPOTENZA , SAPERE ESATTAMENTE COSA POTER FARE PER MIGLIORARE LE COSE , MA NON AVERE IL POTERE O LA FORZA (O IL CORAGGIO)DI AGIRE ? UNA SENSAZIONE DI DESIDERIO NON REALIZZABILE ? ( NON SO SE MI SONO SPIEGATO BENE )
Eliminati sei spiegato/a perfettamente. E' la dicotomia perversa tra ciò che sentiamo e vorremmo e ciò che vediamo ed in effetti è.
EliminaE' una paura latente, un senso di impotenza e di sottomissione, che ti taglia il respiro.
Più che cambiare noi stessi, nel nostro piccolo, dai nostri atteggiamenti quotidiani, abitudini, consuetudini, modi di consumare, vivere, pensare, non possiamo fare molto altro, cercando di "contaminare" quante più persone possibili.
Se solo riuscissimo a convincerne una sola e a sua volta questa ne convincesse un'altra, nel giro di qualche decennio il mondo potrebbe vedere un'alba diversa... ma ora sto vaneggiando...
..no no ..non stai vaneggiando..perchè il contagio sarebbe progressivamente velocizzato con l aumentare dei contagiatori..non ci resta che lavorarci su,anche se spesso sbattere la testa contro certi personaggi fa piu male che schiantarsi contro un muro,demoralizza e destabilizza,addiritura si arriva a provare vergogna e non solo quella di essere un suo simile,ma purtroppo vergogna di essere un illuso,ancor peggio di essere deluso
EliminaUn articolo bellissimo,hai dato parole al sentimento di molti(ahimè troppo pochi rispetto alla massa).Mi ha trasmesso commozione e un senso di nostalgia per quello che poteva essere e che, temo,non sarà mai.
RispondiEliminadi sicuro hai dato parole alle nostre convinzioni.. e noi cercheremo in tutti i modi di convincere altri
RispondiEliminaCondivido su "Noi i Giardinieri di Gaia" su facebook, molto bello e vicino alle mie idee...
RispondiElimina∞Conan∞
Grazie Francesco, per quello che hai scritto, hai dato voce al pensiero di tanti, forse anche di coloro che più o meno consapevolmente sono responsabili dello stato delle cose, ma che dominati dalle proprie debolezze, contribuiscono allo sfacelo e negano l'evidenza. Mi sento meno solo. Un abbraccio
RispondiEliminaUno dei post più belli che abbia mai letto!
RispondiEliminaringrazio tutti per i commenti e per gli apprezzamenti
RispondiEliminaBellissime parole. Complimenti...
RispondiEliminaSensazioni condivise credo da molti, con la certezza di non avere altra scelta che fare comunque ciò che si può...
Sono però convinta che ognuno possiede un Talento in grado di servire la Vita e, con Amore e Volontà (o coraggio), deve solo guardarsi sinceramente dentro e trovarlo.
Per poi tirarlo fuori con gioia e convinzione, anche se gli sembra di non fare molto!
"C'est comme les fleurs des champs vois-tu, on les crois sans parfum mais toutes ensemble elles enbaument!"
Tu Francesco di certo hai almeno un Talento, ed è questa meravigliosa capacità di trasmettere attraverso la scrittura.
Grazie! :)
(Condivido il tuo articolo nel mio blog. E ti ho aggiunto nei miei preferiti.)
Grazie Cetherine, per le parole e per aver condiviso il mio "scritto" sul tuo blog.
EliminaTi abbraccio
semplicemente meraviglioso..grazie francesco! È veramente faticoso per noi andare avanti con la consapevolezza di voler trasmettere proprio questo alla "massa" e alla fine di sentirsi proprio noi quelli impotenti e inutili..ma non voglio non dobbiamo arrenderci!! IO NON LO FARÒ! Andrea
RispondiEliminaTanto bello quanto (ahimè) vero... ma ora la scomessa è reagire e scansare coloro che ci hanno portato a questa situazione.
RispondiEliminaSe ci arrendiamo allora sarà davvero finita, ma finchè anche uno solo di noi dimostrerà di combattere contro questo sistema, allora la speranza rimarrà viva.
Continuerò a seguirti e se vuoi commentare e seguirmi, con piacere ti lascio il link del mio blog:
http://figlidinoi.blogspot.it/
A presto
Lo farò senz'altro. Grazie per aver letto e commentato il mio pezzo.
Eliminaun abbraccio
Grazie Francesco Salistrari per aver trasformato in scritto il tuo sentire e averlo condiviso, sentire che corrisponde credo proprio con una grossa parte degli abitanti del Pianeta Terra,compreso il mio. ;) Ti confido che ho desiderato subito condividerlo sulla mia pagina facebook dopo averlo letto, per il messaggio fprofondo che è racchiuso al suo interno.
RispondiEliminaUomini consapevoli davanti alla realtà dei fatti, aria, acqua, terra, cibo sempre più inquinati, pericolosi, tossici, foreste, alberi, piante, animali, la biodiversità che è Vita, permette la Vita parte degli Equilibri del Pianeta con sempre più specie a rischio d'estinzione, siamo arrivati alla frutta, anzi al dessert, anzi forse siamo proprio all'amaro, e che amaro !!! :)
Il cambiamento non è più rimandabile, è ovvio, è necessario....ma come attivarsi ?
Una delle strade forse più semplici percorribili che mi sento di suggerire a chi volesse provare a fare qualcosa e non sapesse magari da dove iniziare credo sia il partire dal cambiamento di se stessi, dare il buon esempio, condividendo con amore verso il prossimo, il Creato tutto ciò che può aiutare, (informazioni attività, servizi ecc,) per miglioramento personale misto colletivo, mantenimento della salute, del benessere della Vita di tutti.
Un profondo grazie a tutti coloro che nel loro piccolo hanno già iniziato e continueranno a fare scelte, azioni più consapevoli, ecosostenibili,
rispettose e amorevoli verso tutti gli esseri viventi, la Vita di tutti, di Madre Terra che ce la permette!!!
Buone scelte e Buona Vita a tutti !!!
Ciao Francesco Salistrari, piacere di averti incontrato conosciuto con questo articolo e grazie ancora per il tuo prezioso contributo alla Vita !!!
Gabriele Cannata
Grazie Gabriele, di cuore.
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