di
Italo Romano
Avete
capito bene. Domani a Roma si riunirà in tutta fretta il gruppo
Bilderberg.
Almeno secondo quanto riportato dal sito Dagospia.
Per
61° sessione dei lavori del segretissimo gruppo è stata scelto come
luogo di incontro Roma, la capitale dell’Italia, la capitale
di uno dei paesi caduto nella mani della grande finanza
internazionale e pronto a cedere, come più volte auspicato dai
massimi vertici del governo tecnocratico, quote della propria
sovranità per annettersi alla prossimo venturo Stato centralizzato
europeo.
L’incontro
dei potenti del mondo, dove si discuteranno i destini dei così detti
Piigs e del loro probabile commissariamento, si terrà nel
prestigioso Hotel de Russie, in via del Babuino, angolo Piazza del
Popolo, in pieno centro, venendo meno alla tradizione che vuole
l’ubicazione delle riunioni del gruppo para-massonico in luoghi
isolati, segreti e difficilmente raggiungibili.
Forse
la drammaticità del momento ha imposto questa scelta o forse la
spregiudicatezza e la necessità di provocare una qualche reazione
per scatenare disordini da usare come scusa per l’adozione di
talune decisioni ha fatto optare gli organizzaro per una locazione
straordinaria. Ipotesi. Nulla di più.
Addirittura,
spulciando sul sito web del Bilderberg non
si trova alcun cenno a riguardo di questo blitz romano.
Proprio
il centro di Roma sta ospitando in questi giorni il Festival del
Cinema, quindi la zona è invasa di turisti, curiosi, attori,
giornalisti e televisione da tutta Italia. Proprio questo potrebbe
avvalorare l’ipotesi sopra esposta.
Non
contenti dell’affollato “palcoscenico”, i partecipanti alla
misteriosa riunione delBilderberg,
si concederanno addirittura un pomeriggio da turisti, recandosi,
insieme alla proprie blindatissime scorte, ai Musei Capitolini che
per l’occasione chiuderanno al pubblico alle 17, per permettere ai
facoltosi padroni del mondo una visita guidata a partire dalle 19,
con conseguente paralisi di tutta l’area per l’intera durata del
tour.
Non
era mai capitato. Sembra una cosa fatta di proposito per farsi
notare, per indispettire e far infuriare la gente. Cosa vorranno
dirci? Cosa vuole dimostrare questo gesto eclatante?
Forse,
vuole dimostrare che dopo un pò di anni che il nome Bilderberg ha
circolato nel web, facendo quindi capolino nella grande massa, ci
hanno abituato al loro agire e adesso lo fanno allo scoperto, sapendo
che non ci sarà alcuna reazione particolare, se non la solita
indignazione a tempo determinato.
Anche
questa è un’ipotesi. Nulla di più.
Esisterebbe
anche un preventivo che fa il conto della visiti guidata dei circa 80
partecipanti e si agirerebbe intorno e forse anche oltre, i 100 mila
euro, poco più di 1000 euro ad invitato. Roba di extralusso, in
netta antitesi con la linea di austerità dettata dal governo tecnico
di Mario Monti.
Lo
stesso Monti che prenderà parte a questa pomposa riunione, insieme
al ministro dell’istruzione Francesco Profumo, Elsa Fornero e Paola
Severino. Oltre a loro, a “rappresentare” il “nostro” paese
ci sarà l’immancabile Giuliano Amato, Enrico
Letta,
l’ex sindacalista della CGIL il ferroviere Mauro Moretti, Alberto
Nagel, ad di Mediobanca, Angelo Cardani, presidente di Agcom,
Federico Ghizzoni ad di Unicredito, Enrico Cucchiani di Intesa,
Fulvio Conti dell’Enel, la presidente della Rai Anna Maria
Tarantola, il neo presidente della CIR Rodolfo De Benedetti il
governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il solito Gabriele
Galateri, Ferruccio De Bortoli, l’habitué Lilli Gruber, la new
entry Chicco Mentana e Franco Bernabè, proprietario dell’emittente
La7 per la quale lavorano i due famosi giornalisti.
Inserito
nella lista degli ospiti vi era anche il governatore della Banca
Centrale Europea, Mario Draghi, che per la delicatezza dei temi che
verranno trattati, che in un certo senso lo coinvolgono
istituzionalmente, ha fatto sapere al francese Henry de Castries,
presidente del Bilderberg, che seguirà prudenzialmente gli sviluppi
dei lavori da Francoforte per evitare con la sua presenza a Roma
inevitabili strumentalizzazioni.
Avrebbero
invece declinato l’invito: Squinzi, Montezemolo, Della Valle, Mario
Greco, John Elkann e Renato Pagliaro.
Staremo
a vedere. Anche se i “grandi” media ancora una volta hanno deciso
di tacere in merito alle riunioni del gruppo Bilderberg.
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