di
Attilio Folliero
Nel
più assoluto silenzio generale dei media ufficiali, il debito
pubblico italiano, alla fine di settembre ha fatto registrare il
massimo storico: 1.995,14 miliardi di Euro! E’ quanto emerge
dall’analisi dei dati pubblicati dalla Banca d’Italia nell’ultimo
Bollettino mensile “Finanza
pubblica, fabbisogno e debito“,
n. 61 del 13/11/2012, che riporta i dati al 30/09/2012.
Nell’ultimo
mese il debito è cresciuto di ben 19,51 miliardi. Per avere una idea
dell’ammontare di questa cifra basta considerare che è superiore
all’intero monto pagato dagli italiani per l’IMU/ICI.
Dicevamo,
nel più assoluto silenzio dei media uffciali e di regime perchè
nessuno riporta la notizia ed è ovvio: sono tutti impegnati ad
elogiare il Monti e quindi si astengono dal diffondere le cifre
reali.
Monti
è in carica dal 16 novembre del 2011 e nei 320 giorni di governo (al
30/09/2012), il debito pubblico italiano è aumentato
complessivamente di 80,75 miliardi, al ritmo di 252,34 milioni di
euro al giorno. Nell’anno anteriore al governo di Monti
(31/10/2010-31/10/2011) il debito era cresciuto di 44,52 miliardi, al
ritmo di 121,97 milioni al giorno (Vedasi di seguito la tabella del
debito pubblico italiano, aggiornata mensilmente, degli ultimi due
anni).
In
termini percentuali, al 30/09/2012, il debito rapopresenta il 126,26%
del PIL del 2011; sappiamo, però che il PIL italiano alla fine
dell’anno in corso subirà una contrazione superiore al 2% e
pertanto tale dato è destinato a crescere e potrebbe arrivare al
130%; ciò significa che in un solo anno il debito in relazione al
PIL potrebbe aumentare del 10%; addirittura potremmo aversi l’aumento
annuale più alto registrato dal 1970 in poi. Solo negli anni 2009
(+10.33%) e 1993 (+10,17%) l’aumento del debito annuale in
relazione al PIL è stato superiore al 10%.
Nell’era
Monti, oltre al valore assoluto e percentuale del debito, aumenta
anche il debito a breve, quello in scadenza fino ad un anno. Infatti,
nei 320 giorni di Monti, il debito con scadenza inferiore ad un anno
è passato dai 494,63 miliardi del 15/11/2011 (nostra stima per
interpolazione fra i 497,55 miliadi al 31/10/2011 ed i 491,71
miliardi del 30/11/2011. Ricordiamo che i dati del debito sono
pubblicati mensilmente) ai 536,84 miliardi del 30/09/2012, con un
aumento di 42,21 miliardi; mentre il debito con scadenza superiore ad
un anno aumenta nello stesso periodo di 38,54 miliardi. Infine, come
ulteriore dimostrazione del disastroso governo Monti, aggiungiamo che
complessivamente la vita media residua del debito italiano pubblico è
passata da 7,6 anni a 7,2.
Italia
Debito
pubblico mensile totale e vita residua
30/09/2010-30/09/2012
Con
il governo Monti continua inesorabilmente il peggioramento della
qualità di vita degli italiani ed ovviamente aumentano ed
aumenteranno sempre di più i conflitti sociali, destinati ad essere
repressi con sempre maggior violenza dall’apparato repressivo dello
stato (forze dell’ordine e militari).
In
prospettiva intravediamo la possibilità di un ricorso al prestito
del FMI e quando ciò avverrà, le pesanti ricette che questo
istituto impone in cambio della concessione dei prestiti, obbligherà
il governo di turno a misure che difficilmente potranno essere
adottate in democrazia. Solo un regime forte può imporre ai popoli
misure drastiche di vera e propria rapina dei patrimoni nazionali e
personali e la sostanziale riduzione dei diritti civili e politici.
Al
momento in cui scriviamo, in molti paesi d’Europa sono in corso uno
sciopero generale e manifestazioni di potesta un po’ ovunque;
arrivano notizie di scontri, di forti repressioni da parte delle
forze dell’ordine e di arresti.
Ovviamente
le forze dell’ordine sono state formate per reprimere ed ai
difensori dei diritti umani non importa se sempre più spesso si
lasciano andare ad atti di violenza gratuita (come quelli che propone
la Repubbblica), che rimangono impuni perchè anche la giustizia è
al servizio unicamente dei poteri forti. Per esempio, l’agente che
appare nel video di cui sopra andrebbe identificato, espulso dal
corpo di polizia, privato del lauto stipendio, multato e giudicato da
un tribunale penale.
Le
forze dell’ordine, le forze dell’apparato repressivo di uno stato
sono costituite da esseri praticamente insensibili, incentivati con
bonifici salariali e fra le poche categorie che non subiscono pesanti
tagli. Loro non hanno il problema di perdere il posto di lavoro; non
hanno il problema di non pagare una rata del mutuo e ritrovarsi a
vivere in mezzo alla strada; a loro non importa se i governi chiudono
le università pubbliche o aumentano le tasse da pagare, perchè i
loro figli hanno sempre la possibilità di educarsi in costose
università private e comunque hanno garantito per il futuro quanto
meno un lavoro, dato che generalmente subentrano ai padri (sarebbe
interessante analizzare quanti sono in Italia i poliziotti i cui
padri o familiari più prossimi facevano i poliziotti); a loro non
importa se chiudono gli ospedali pubblici, perchè in caso di
malattia a loro ed ai loro familiari, con i lauti stipendi dello
stato, è garantita la cura nelle più costose cliniche private; se
tagliano le pensioni e la gente protesta, a loro non interessa perchè
la loro pensione è sempre garantita. Che riflettano gli agenti di
polizia e le forze dell’ordine! Che riflettano! Perchè il loro
futuro sarà sempre più macchiato da atti di violenza. E’ questo
che vogliono per il loro futuro?
Siamo
solo agli inizi. L’Italia, assieme gli altri paesi europei,
diventerà sempre più povera e scivolerà verso un regime forte.
Purtroppo la maggioranza non ha chiaro cosa gli riserva il futuro,
credono ciecamente in uno stato che paternalisticamente li protegge e
li proteggerà sempre e terminano confidando nelle proposte di
partiti e movimenti elettroralistici.
preso e pubblicato da: www.oltrelacoltre.com
Nessun commento:
Posta un commento