Di
Fabristol
Regola
numero uno: contestare Obama non significa appoggiare Romney.
Regola
numero due: Obama e Romney sono due facce della stessa
medaglia.
Regola numero tre: il conformismo di massa è
un’arma di distrazione di massa.
Immaginatevi un presidente
di un paese democratico insieme giudice, giuria e boia. Un cerbero
che le democrazie si vantano di aver ucciso più di duecento anni fa
quando hanno abbattuto le prime monarchie assolute. E invece eccolo
qua, quel mostro tanto criticato in forma umana ma democratica;
Barack Obama. Barack Obama decide chi uccidere, lo giudica e poi
schiaccia un bottone. Nessuno lo vede, nessuno lo sente e la
democrazia vince sui cattivi. Obama il premio Nobel per la Pace che
piace tanto alle masse conformate al pensiero unico.
“Ah, ma
Romney è…!”
Regola numero uno, leggetela.
300
bombardamenti mirati da quando Obama è al potere, 5
volte più dell’amministrazione Bush.
Bombardamenti in Afganistan, Pakistan, Yemen, Somalia, qualsiasi
posto dove un presunto al-qaedista si possa rifugiare. Non c’è
scampo. Obama ha la sua lista, per la prima volta nella storia degli
USA bombarda in paesi con cui non è in guerra senza passare dal
Senato; dice un nome e un bottone viene premuto e BOOM, che tu sia un
qaedista o no non ha importanza. Non ci sarà nessun processo. Se la
tua famiglia è con te morirà con te, bambini inclusi. Chiedetelo ai
fantasmi dei pakistani, afgani e yemeniti uccisi. Boia, Obama il boia
dovrebbe essere ricordato. E invece è solo il Messia e i media lo
osannano perché l’altro crede nelle “mutande magiche” (Regola
numero uno!), hollywood lo finanzia e gli europei stanno zitti,
niente arriverà alle loro orecchie. Obama il buono, Romney il
cattivo.
Era facile criticare Bush, perfetto per essere criticato
dai media mondiali, così fotogenico nella parte del cowboy tutto
muscoli e niente cervello. Ma con Obama, non è così facile. Faccia
pulita da bravo ragazzo. Motivo? Regola numero tre, leggetela.
E
così la democrazia a cui fa tanto paura vedere il sangue, è salva.
Niente sangue, niente militari spediti in culo al mondo, niente più
bare avvolte con la bandiera americana che tornano in patria.
L’omicidio è pulito, la democrazia è salva. I cattivi esistono
solo nella camera dei bottoni. Obama un eroe dei nostri tempi. Le
piazze piene di pacifisti sono vuote. I droni sterilizzano pure il
cervello dei presunti gandhiani.
Ne
abbiamo già parlato delle
malefatte di Obama, del perché sia la più spregevole figura vivente
al mondo. Nonostante la Regola numero due sia vera la Regola numero
tre lo rende più pericoloso perché lo rende immune dalle critiche.
Dicevo ne abbiamo già parlato di quello che fa il boia dalla mattina
alla sera dietro ad un sorriso di fronte alle telecamere, ma oggi
vogliamo mettere un viso alle sue malefatte. Quello di Abdulrahman
al-Aulaqi, un ragazzo di 16 anni ucciso da un attacco di un drone in
Yemen, un paese con ui l’America non è in guerra. Cittadino
americano, sì esatto Obama uccide i suoi cittadini, reo di essere
figlio di un qaedista americano-yemenita ucciso con un drone una
settimana prima. Guardatelo e poi ditemi chi è veramente
Obama.
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