Un primissimo bilancio
delle elezioni siciliane, nonostante i dati non siano ancora
definitivi, credo sia possibile farlo.
Partiamo da una serie di
dati certi:
- Il Movimento 5 Stelle è il PRIMO PARTITO SICILIANO.
- Il Pd vince le elezioni in coalizione con il Centro moderato di Casini.
- Il Pdl ha subito una mazzata.
- La maggioranza assoluta dei siciliani NON è andata a votare.
Ognuno di questi punti ha un suo rilevante valore politico, ma, a mio modesto avviso, queste elezioni sono da
considerarsi moralmente illegittime. Se il 53% degli aventi diritto
al voto NON si reca alle urne significa che le percentuali date ai
partiti e alle coalizioni sono da dimezzare. E la coalizione PD/Udc
andrebbe a governare con all'incirca il 16% dei consensi reali sull'Isola.
Questo la dice lunga
sulla sconfitta della democrazia. Della sua forma elettoralista sicuramente.
Perchè come anche Marco
Travaglio ha fatto notare, se non ci fosse stato il Movimento 5
Stelle, l'astensionismo sarebbe stato ancora più alto, minando
una volta di più la portata politica del voto.
Merito certo a Beppe
Grillo, alla strategia mediatica “casaleggiana”, che paga
alla grande e che da modo a tanti cittadini altrimenti delusi di
partecipare alla vita politica (in questo caso siciliana).
Un merito che però non
circoscrive o diminuisce il dato di fondo che la maggioranza assoluta
degli elettori NON è rappresentata da nessuno schieramento di quelli
che siederanno al Consiglio Regionale. E non andare a votare rimane
pur sempre, anche se non in forma legale, una dichiarazione di
voto.
E questo dovrebbe far
riflettere molto.
Chi rappresenterà il
nuovo Governo Siciliano? A nome di chi prenderà le proprie
decisioni? Della minoranza dell'Isola.
Questa è democrazia alla
rovescia.
Non parlo dal punto di
vista della legittimità costituzionale o legislativa delle elezioni.
Si tratta di comprendere che la maggioranza assoluta del corpo
elettorale siciliano è talmente disgustato dalla politica, dai
politici, dai partiti, da decidere di non esprimere la propria
rappresentanza. Perchè è da sempre che qualcuno a man bassa fa
carne da porco di quella rappresentanza. Perchè è da sempre che i
siciliani vengono derubati da coloro che hanno mandato a governare.
Ho letto di sfuggita
alcune dichiarazioni dei poltici. Bersani che esulta,
Crocetta che si esalta. Alfano che minimizza la
sconfitta.
Che commedianti! Che
illusionisti!
Politici di una politica
morta. Che allontana
giovani e vecchi. Che fa perdere senso e peso al primo diritto
democratico di un popolo sovrano.
Si certo, si obietterà:
è una scelta. Gli elettori hanno scelto di non farsi rappresentare.
Peggio per loro!
Ma non si tratta di un
referendum. Non si sta parlando di un disinteresse rispetto ad un
tema specifico di cui gli elettori avvertono lontana l'importanza e
inutile la partecipazione (atteggiamento comunque disfattista).
Qui si parla del
disinteresse rispetto alla DEMOCRAZIA.
Perchè i Siciliani (e lo
vedremo anche alle elezioni politiche, gli italiani) hanno ormai
perso ogni fiducia ed ogni speranza nelle istituzioni. Hanno ormai
assimilato lo Stato con il marcio. La politica con la ruberia. Le
elezioni con la farsa.
Le equazioni sociali in
gioco sono talmente semplici da risultare scioccanti.
E deprimenti.
Oggi in Sicilia, la
democrazia ha fatto un bel tonfo.
Altro che Boom!
(Francesco Salistrari)
PS: I "Forconi" non sono neanche pervenuti alla cronaca della giornata. Pochissimi consensi e zero considerazione da parte di tutti i media.
PS: I "Forconi" non sono neanche pervenuti alla cronaca della giornata. Pochissimi consensi e zero considerazione da parte di tutti i media.
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