di
Italo Romano
Il Ministro
del Lavoro Elsa
Fornero,
nel corso di un convegno ad Assolombarda,
ha consigliato alle giovani generazioni di “non
essere troppo choosey”, ovvero difficili,
pignoli, schizzinosi, “e
prendere le prime offerte e poi da dentro guardarsi intorno”
perché “non
si può più aspettare il posto ideale“.
Bisogna
accontentarsi, capito? Quindi abbassiamo la testa, alziamoci le
maniche e prendiamo passivamente e senza fiatere tutte le briciole
che cadono dal tavolo del potere.
Oggi
la Fornero è stata contestata in un circolo sociale
a Nichelino,
vicino a Torino, ad opera di alcuni esponenti dei Cobas e
di Rifondazione
Comunista.
Il Ministro, impossibilitato a parlare, è andata via
indispettita: ”Ho
incontrato i lavoratori, un migliaio di lavoratori dell’Alenia, non
la pensavano certo come me, ma mi hanno ascoltata con rispetto. Posso
sopportare molte cose ma non la prepotenza. Sono
avvilita che venga negato il diritto di parola“.
Lei,
uno dei colonelli dell’esercito tecnocratico golpista al governo,
non sopporta la prepotenza. Ironico, perchè è la stessa con cui
questi signori stanno devastando il nostro paese spingendolo
sull’orlo di un abisso di cui non si vede il fondo.
Io
non voglio un posto fisso, vorrei fare tante esperienze nella mia
vita, sarebbe meraviglioso, ma vorrei vedere garantito il diritto ad
una esistenza dignitosa. Solo così potrò rendere grazia alla mia
umanità, troppo spesso calpestata da un sistema mercificante e
calunnioso.
Io
non mi accontento, ma non perchè vorrei scalare la gerarchia
sociale, non perchè vorrei diventare “qualcuno”, un pezzo grosso
magari, non perchè vorrei inseguire falsi stereotipi e miti di
progresso indotti. Io non mi accontento perchè vorrei preservare
quel briciolo di umanità che conservo, e per questo combatterò per
quel che di buono offre il mondo, per i piccoli gesti, per la
serenità quotidiana e la felicità di riscoprire valori, identità,
tradizioni, frugalità che il sistema capitalista liberista
relativista ha tentato di affossare con la sua ingordiagia.
Giungerà
presto il tempo in cui molti prenderanno coscienza che il necessario
è meglio del superfluo, che l’essere è meglio dell’avere e
dell’apparire, che tutto questo caos è solo ad uso e consumo di
chi lo crea e lo alimenta.
Presto
riusciremo a guardare oltre la coltre e vedere con consapevolezza il
mondo menzognero e ingiusto che abbiamo contribuito a mandare avanti.
“Molti
uomini hanno vita di quieta disperazione –
scriveva Thoreau – non
vi rassegnate a questo, ribellatevi, non affogatevi nella pigrizia
mentale, guardatevi intorno. Osate cambiare, cercate nuove strade“.
Niente
di più giusto.
fonte: http://www.oltrelacoltre.com
Nessun commento:
Posta un commento