Wolfgang
Münchau, nel suo ultimo commento su Der Spiegel, torna ad attaccare
la Cancelliera sulle politiche europee e fa una (facile) previsione:
Merkel fallirà. Da
Der Spiegel
Angela
Merkel fino alle elezioni federali vorrebbe evitare di prendere
decisioni impopolari. Una strategia rischiosa. Perché la crisi Euro
rischia di degenerare su quattro possibili scenari.
Fino
a poco tempo fa alla Cancelliera andavano tutte bene. Il presidente
della BCE Mario Draghi la scorsa estate sembrava aver messo fine alla
Eurocrisi - il programma di acquisto dei titoli di stato aveva
calmato i mercati. Merkel si proponeva come la salvatrice dell'Euro.
Restavo sbalordito quando nei sondaggi leggevo l'approvazione del
popolo tedesco verso la gestione della crisi Euro da parte di Merkel.
La
crisi non è ancora tornata, ma dopo le elezioni italiane l'ottimismo
è svanito. Siamo di nuovo ad un pericoloso punto di svolta. Io vedo
quattro possibili sviluppi, che già prima delle elezioni federali
del settembre 2009 potrebbero rivelarsi fatali per la Cancelliera.
Il
primo e piu' grande pericolo al momento arriva dall'Italia.
Il paese si trova in una recessione che si autoalimenta ed è
paralizzato da una crisi politica. Per restare nell'Euro avrebbe
bisogno di riforme interne che politicamente non è in grado di
realizzare. E la Germania rifiuta di fare concessioni dall'esterno.
Secondo le conversazioni da me fatte nelle scorse settimane, la sola
speranza di un governo stabile e moderno nei prossimi cinque anni è
un cambio generazionale al vertice di entrambi i maggiori partiti. Il
partito democratico al proprio interno è lacerato. Il leader del
partito Bersani, che ora sta cercando disperatamente di formare un
governo, e il suo giovane sfidante Matteo Renzi, sindaco di Firenze,
sono acerrimi rivali. Renzi spinge per andare al potere. Tra i due
c'è un divario di quasi due generazioni.
L'uscita
dell'Italia è solo una questione di tempo?
C'è
solo una piccola possibilità che questo cambio generazionale riesca.
Ad oggi è piu' probabile un nuovo governo di tecnocrati non eletto
democraticamente, che nel medio periodo finirà per rafforzare le
forze radicali. In questo scenario si arriverebbe ad una maggioranza
assoluta per il partito anti-establishment di Beppe Grillo. I miei
interlocutori in Italia considerano questo scenario come il piu'
probabile nel medio periodo. Non è ancora chiaro se si arriverà al
promesso referendum sull'Euro. Ma non è nemmeno importante. Dalla
recessione attuale si arriverà alla depressione, chi vorrebbe
investire sotto Grillo? In questo scenario un'uscita dell'Italia
dall'Euro sarebbe solo una questione di tempo.
La
seconda difficile questione sono
gli effetti congiunturali delle politiche di austerità, ampiamente
sottovalutati dai governi. Siamo arrivati alla situazione da me
prevista lo scorso anno: il piano di austerità ha fatto crollare la
crescita in tutta Europa. Il rapporto debito-pil cresce, perché il
denominatore (il PIL) diminuisce piu' rapidamente del numeratore
(debito). L'Italia, a causa delle politiche di austerità, tanto
elogiate dalla cancelliera, si dirige verso un rapporto debito/pil
del 130 %. E fino ad ora anche in Germania la tanto pronosticata
ripresa non è arrivata. In gennaio in Germania e Francia è scesa la
produzione industriale. Con queste politiche, le possibilità che
l'Euro sopravviva sono minime. Un'inversione di rotta sulle politiche
di austerità sarebbe una grande sconfitta per Merkel.
Il
terzo rischio è Cipro. La
BCE, secondo
quanto raccontato dalla FAZ, avrebbe
evitato la pubblicazione di un rapporto sulla suddivisione dei
patrimoni nei paesi Euro. Il rapporto è politicamente esplosivo,
perché contiene un dato, che per molti lettori sarà sorprendente.
Il tedesco medio è piu' povero dell'italiano medio o del francese -
e non molto piu' ricco, se non per niente, del cipriota-medio.
Perchè
il povero tedesco dovrebbe garantire per il ricco cipriota?
I
tedeschi hanno redditi alti, ma patrimoni inferiori. La ragione
principale è che i tedeschi piu' raramente sono proprietari di case
o appartamenti rispetto ai cittadini degli altri stati EU. In altri
paesi gli immobili sono la parte piu' importante dei patrimoni
individuali. E con questa statistica arriva la domanda politica:
perché i poveri tedeschi dovrebbero pagare per i ricchi ciprioti?
Il
governo federale è consapevole del pericolo politico che arriva da
un salvataggio di Cipro. A Bruessel si spera di raggiungere un
accordo entro la fine del mese. Nella tarda primavera Cipro avrà un
rimborso obbligazionario molto pesante. Ma come si fa ad ottenere il
voto del Bundestag? Se il governo federale insiste sulla
partecipazione del risparmiatore cipriota, va a sbattere contro i
mercati finanziari. Se non lo fa, è possibile che la SPD si opponga
al progetto e lo faccia cadere al Bundestag.
Il
quarto rischio per Merkel è il nuovo partito anti-Euro nato
questa settimana. Non credo riuscirano ad entrare al Bundestag, ma
sicuramente avranno un certo successo mediatico, che all'Unione
costerà voti preziosi. L'esperienza dell'Eurocrisi mostra che
ovunque, anche in Germania, c'è un terreno fertile per un movimento
di protesta. E cosi' anche da noi le elezioni saranno imprevedibili.
La
mia previsione è che Merkel sull'Euro fallirà. Il mio dubbio è se
accadrà prima delle elezioni, oppure in un qualche momento dopo le
elezioni.
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