giovedì 14 marzo 2013

Gli Stati Uniti si schierano a favore del M5S?

di Italo Romano
Voi giovani siete il futuro dell’Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento“. 

Lo ha detto stamattina l’ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne parlando agli studenti del Liceo Visconti di Roma.
E’ bastato questo a scatenare il putiferio “politico”. Pd e Pdl, per bocca di alcuni propri rappresentati, hanno manifestato la loro contrarietà sulla ingerenza statunitense nelle “vicende” italiane in un momento di precario equilibrio socio-politico.

In tutta risposta, tramite un “tweet” l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America ha fatto sapere che “non appoggia nessun soggetto politico. Dialoga con tutti e sostiene l’uso dei social media come strumento di cambiamento“.

Stiamo per precipitare nell’era della “democrazia 2.0“. Ne prenderemo contezza solo quando verremo sopraffatti dal fardello del Nuovo Ordine Mondiale.

A prescindere dal palese appoggio a stelle e strisce al M5S, già reso noto attraverso le dichiarazione della banca d’investimento Goldman Sachs (una dei maggiori responsabili della crisi economico-finanziaria mondiale), a leggere le dichiarazioni “indignate” di “destra” e “sinistra” vien proprio da ridere.

Sono oltre 65 anni che l’Italia è una colonia degli Stati Uniti d’America. Siamo stati un appetitoso bottino di guerra e tutt’ora siamo schiacciati in ogni ambito dall’imperialismo nordamericano.
Solo ora questi “onorevoli signori” si accorgono delle ingerenze degli States?
Sono decenni che, al grido “gli americani ci hanno liberato”, chiniamo il capo e obbediamo al volere dei colonizzatori. Di cosa si meravigliano? Chi non è più utile finisce nella pattumiera della storia. E’ accaduto a personaggi ben più importanti e più proni alle esigenza dei dominatori, figuriamoci a loschi e banali figuri quali quelli che popolano le poltrone di “comando” dell’ex Belpaese.
Siamo una megaportaerei e un parcheggio “autorizzato” di sottomarini e di arsenali nucleari della potenza nordamericana. Sono oltre un centinaio le basi militari USA presenti sul nostro territorio, senza contare le varie installazioni paramilitari, quali l’oramai famoso Muos di Niscemi, in Sicilia.
La “cultura” consumista “made in Usa” ha fagocitato la massa ambulante del nostro paese, oramai priva di personalità e impronta antropologica, in balia di spot pubblicitari e programmi spazzatura, tutti fedelmente importati dalla “casa madre”.
Il meetup, o meglio, tutti i social network sono armi di persuasione di massa. Distraggono a colpiscono. Potentissimi mezzi comunicazione gestiti dalle multinazionali predatorie anglo-americane, che negli anni si sono impossessate di tutti gli asset strategici nazionali con investimenti irrisori.
Il M5S è solo un “cavallo di Troia” studiato a tavolino per introdurre sobriamente l’automazione del regime democratico. Avete fatto caso? Ci sono parole chiave ripetute a pappagallo, quasi fino allo sfinimento, quali: “snellire l’apparato statale”, “informatizzare i servizi”, “agenda digitale” etc.
Dietro il tanto adorato “libero movimento rivoluzionario” c’è una società di marketing, laCasaleggio Associati, con più di qualche scheletro nell’armadio, che sa dove mettere le mani per accaparrarsi il consenso dell’opinione pubblica.
Inoltre, noi, come una “normale” colonia, utilizziamo una valuta straniera, troppo forte per sorreggere l’economia del nostro paese, che distrugge il mercato del lavoro locale a vantaggio delle grandi catene, che a loro volta praticano una politica di deflazione salariale, con la scusa della “competitività” imposta dalla globalizzazione, praticando una concorrenza sleale, mantra cardine dei “principi” economici neoliberisti.
Ecco quindi la regia occulta statunitense nel progetto di creazione e imposizione dell’Euro come moneta unica, primo e fondamentale step per imporre gli Stati Uniti d’Europa sulla pelle dei popoli dormienti.
Zbigniew Brzezinski, nel suo libro La grande scacchiera: il primato americano e i suoi imperativi geostrategici, ci spiega chiaramente come  l’eccessivo benessere dei paesi dell’Europa occidentale sia un grave ostacolo per il benessere degli Stati Uniti d’America:
L’Europa ha una posizione fondamentale di fortezza geostrategica per l’America. L’Alleanza Atlantica autorizza l’America ad avere influenza politica e peso militare sul continente … se l’Europa crescesse, questo beneficerebbe direttamente l’influenza americana … L’Europa Occidentale è in larga misura un Protettorato americano e i suoi Stati ricordano i vassalli e i pagatori di tributi dei vecchi imperi… L’Europa deve risolvere il problema causato dal suo sistema di redistribuzione sociale che è troppo pesante e ostacola la sua capacità di iniziative[1].

Meglio distruggere le nazioni e creare un grande calderone multietnico. Un caos preordinato che imponga soluzione drastiche richieste dall’emergenza del momento.
Sotto il ricatto del debito ci vengono imposte politiche economiche e sociali devastanti, leggasi “austerità”, che in poco più di dieci anni hanno dissanguato il popolo italiano. I diktat della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale e le sonore batoste delle agenzie di rating hanno praticamente commissariato l’Italia. La svendita del patrimonio pubblico e le manovre finanziare lacrime e sangue per “salvere” le banche e pagare gli interessi sul debito sono solo il primo assaggio di ciò che si prospetta all’orizzonte.
Non siamo più padroni di nulla. Non possediamo alcuna sovranità. Non abbiamo più alcun potere da esercitare.
Sia chiaro, che vi piaccia o meno, siamo una colonia.


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