La notizia è clamorosa, soprattutto perché proviene dall’ONU, che
finora non aveva mai preso posizioni così forti nei confronti dei
crimini israeliani. Numeri non esagerati, però, se si considera che uno studio israeliano di 5 anni fa, pubblicato sul quotidiano Haaretz,
rendeva noto che in Israele una donna su sette e un uomo su undici sono
stati vittime di incesti familiari. Fanno riflettere, purtroppo, anche i
numerosi casi di pedofilia
registrati all’interno delle scuole talmudiche. Da notare che si tratta
dello stesso Israele che sostiene attualmente i ribelli dell’Esercito
Libero Siriano (contro Assad), cioè quei ribelli che Vladimir Putin ha denunciato
al G8 per aver addirittura mangiato gli organi di soldati siriani
appena sventrati. A chi vogliamo continuare ad affidare le sorti del
mondo?
L’Onu contro Israele: violenta e tortura i bambini palestinesi
Un dossier del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu accusa lo stato
d’Israele di torturare, violentare e minacciare i bambini palestinesi,
tra le vittime preferite dell’esercito.
- Redazione-
25 giugno 2013 – Continuano a considerarla la “unica democrazia del
Medio Oriente”, dimenticandosi di tutto il dolore che Israele infligge
nei confronti di coloro che fanno parte del suo popolo. Africani fuggiti
dalle guerre civili e sbarcati nei territori ebrei, ma, soprattutto,
ovviamente, palestinesi.
È quasi possibile effettuare un elenco delle vessazioni e delle ingiustizie a cui i palestinesi sono quotidianamente sottoposti da parte di quel popolo che li ha scacciati dalla loro terra e che ora li segrega e punisce. Sono violenze così abituali che non fanno quasi più orrore; ce le si dimentica, le si sottovaluta. L’ultimo dossier delle Nazioni Unite, però, potrebbe riaccendere l’attenzione internazionale e permettere al mondo intero di comprendere ciò che i palestinesi, anche più piccoli, devono costantemente subire.
Nel dossier stilato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni
Unite e pubblicato alcuni giorni fa, viene espressa infatti una
“profonda preoccupazione circa i maltrattamenti e le torture ai bambini
palestinesi arrestati, processati e detenuti da parte della polizia e
dei militari israeliani”. Lo stato di Netanyahu si è macchiato di
orribili crimini, abusando dei bambini con torture, isolamento
carcerario, minacce di morte e violenze sessuali. Bambini che, nella
stragrande maggioranza dei casi, non hanno raggiunto ancora neanche
l’età adolescenziale.
I piccoli verrebbero arrestati durante incursioni notturne nei
territori palestinesi. Bendati, ammanettati e rapiti, quando non sono
utilizzati come scudi umani negli scontri a fuoco, vengono trasferiti in
centri di detenzione senza che i genitori possano saper nulla sulla
loro sorte. Nelle prigioni vengono stuprati e picchiati, sottoposti a
violenze psicologiche senza fine, privati di cibo e acqua con l’unico
intento di far loro confessare qualche crimine, seppur mai realmente
compiuto. Così che, i piccoli, cedono, e ammettono qualsiasi reato,
finendo, per tanto, condannati.
Nelle carceri israeliane, di minori palestinesi, ve ne sarebbero
circa 7mila, dai 9 ai 17 anni. La media di arresti è di due al giorno.
Da quanto emerge dal dossier, la maggior parte dei prigionieri bimbi viene fermata con l’accusa di aver lanciato pietre alle vetture dei soldati israeliani o ai coloni, un reato, questo, punibile con vent’anni di carcere.
Fonte: articolotre.com
Fonte secondaria: Nexus
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