Era
da tempo che volevo scrivere questa missiva all’onorevole Nicola
Morra, eletto
al Senato lo scorso Febbraio 2013 tra le file del Movimento 5 Stelle.
Lo dico subito a scanso di equivoci, conosco personalmente il
Senatore Morra, in quanto è stato il mio insegnante di Storia e
Filosofia al Liceo Scientifico G.B.Scorza di Cosenza. A lui sono
legati innumerevoli ricordi della mia trafila scolastica e grazie a
lui sono sorte in me svariate passioni, tra cui la lettura dei
classici e l’impegno civile. Pertanto sono legato indissolubilmente
alla sua persona, da affetto, stima e ammirazione. Attestati
sicuramente ricambiati dal “vecchio” prof. con cui non sono mai
mancati gli scambi di battute, le discussioni politiche e gli
incontri anche a distanza di dieci anni dalla conseguimento della
Maturità Scientifica.
Caro
prof.,
continuo
a chiamarla “prof” ed a rivolgermi in terza persona, anche se lei
stesso più volte mi ha chiesto espressamente di chiamarla Nicola, sa
bene che non lo faccio per mantenere le distanze, ma per riflesso
condizionato.
Chi
ha avuto modo di conoscerla sa benissimo quali sono le sue armi
vincenti: una cultura poderosa e una dialettica chiara e ragionata.
Detto questo mi meraviglio come anche lei possa scadere nel populismo
più becero, avvitandosi in discussioni e argomentazioni che nulla
hanno a che vedere con la crisi economico-finanziaria che ha
investito il nostro paese.
Ricorda?
Ne
abbiamo parlato tante volte. Anche davanti persone ben più preparate
di noi in materia economica. Ricorda il pranzo con Loretta Napoleoni
e Pierluigi Paoletti? Ricorda il convegno organizzato dalla mia
associazione con relatori Moreno Pasquinelli e Massimo De Santi?
Ricorda quando si discuteva delle tesi di Alberto Bagnai? Claudio
Borghi? Krugman, Stiglitz e via dicendo? E la teoria del valore
indotto della moneta di Giacinto Auriti? Quella di cui parlava il
vostro adorato Beppe Grillo qualche anno fa.
Ha
dimenticato tutto questo? E’ possibile?
Come
si fa a cianciare degli scontrini dei politici quando il paese sta
affondando inesorabilemente in un pantano macroeconomico? Gli ultimi
dati dicono che le nuove generazioni, compresa la mia, saranno
stritolate dall’austerità imposta dalla finanza internazionale e
dall’oligarchia tecnocratica.
Si
ricorda quando si dibatteva sui circoli elitari internazionali e
nostrani, quali Gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale, Istituto
Aspen, Forum Ambrosetti, e sull’influenza della massoneria nella
strategia sociodegenerativa applicata su larga scala nel continente
europeo? Più o meno ciò
che ha detto l’on.
Carlo Sibilia (M5S) in un suo intervento alla Camera dei Deputati.
Ha
dimenticato il volantino, che circa un anno fa le abbiamo consegnato,
in cui cercavamo di informare la popolazione della nostra città sui
costi economici e i sacrifici in termini di vita umane
dell’approvazione dei trattati e delle direttive europee, su tutti
Fiscal Compact e Mes (fondo Salva-Stati)?
Quel
mostro chiamato capitalismo, dopo aver digerito il Terzo Mondo, sta
ingurgitando i Paesi così detti democratici. Gli Stati nazione
stanno via via tramutandosi in S.p.a., vere e proprie succursali
delle multinazionali che plasmano il globo a proprio piacimento ed a
proprio uso e consumo.
L’obiettivo
è quello più volte dichiarato anche dal Richelieu del M5S
(Casaleggio): un Nuovo Ordine Mondiale
Abbiamo
finto per anni che nulla accadesse in giro per il mondo. I mezzi di
informazione asserviti, parafrasando Malcom X, ci hanno fatto odiare
le persone oppresse ed amare quelle che opprimono. Ora tocca noi.
Siamo le nuove vittime da sacrificare all’altere del dio denaro.
Denaro,
senza più valore (non esiste da tempo la copertura aurea), non più
di proprietà del popolo, ma di una holding bancaria internazionale,
che presta la moneta agli Stati e strangola gli stessi col cappio
dell’anatocismo.
Come
mai non una parola sulle vere origini di questa crisi?
Ho
avuto modo di seguire il
suo intervento sulla rete televisiva La7 e
sono rimasto deluso, ben sapendo quali fossero le sue potenziali
conoscenze, la sua cultura civica, la sua sensibilità e la sua
preparazione enciclopedica.
Eppure
se ha dimenticato quanto su scritto, basterebbe rivolgersi a Claudio
Messora, in arte Byoblu, blogger popolare e molto vicino al M5S.
I
numeri parlano chiaro, non mentono, e l’istogramma qui sotto
risulta di facile lettura anche ad umanista come lei.
A
sinistra potete vedere i costi dei partiti, del Senato, della Camera,
delle Regioni, dei Comuni e delle Province. Le ultime due colonne a
destra, invece, rappresentano quello che dovremo sborsare a causa
del Fiscal
Compact e del MES.
Sul
MES e sul Fiscal Compact vige il silenzio mediatico, e solo
all’indomani della loro approvazione, c’erano cinque
righe e mezza a pagina 7 del
Corriere della Sera. Per Fiorito, Belsito, Penati, per le troie
di Berlusconi, per gli stipendi dei parlamentari, per le auto blu e
per le altre gravi ma momentenamente secondarie questioni
equiparabili, invece, giornali, radio e televisioni hanno intrapreso
una missione di persuasione dell’opinione pubblica senza eguali
nella storia.
Intanto,
i veri padroni, nel caos sapientemente ordito, portano avanti i loro
programmi lacrime e sangue, completamente indisturbati e senza
nessuna opposizione politica.
E’
anche lei succube della propaganda? E’ stato colpito anche lei in
pieno volto dalle armi di distrazione di massa?
Cosa
succede prof.?
Volete
buttare il bambino con tutta l’acqua sporca, vi rendete conto
dell’assurdità di quanto andate dicendo?
Qui
corriamo il rischio di usare la “casta” per screditare lo Stato!
Eventuali soldi recuperati dagli sprechi pubblici saranno girati
direttamente alla mafia bancaria per pagare gli interessi sul debito
(circa 80 miliardi all’anno). Si stanno smantellando diritti e
valori di una società oramai priva di qualsiasi punto di riferimento
ed in balia della paura e pronta alla violenza verso il prossimo, in
una eterna e interminabile guerra tra poveri, fomentanta dalla
cultura consumista e competitiva alla base della dittatura del
mercato globale.
Le
nuove generazioni non avranno altra scelta che quella tra il suicidio
e la disperazione,
così tuonava il professore Giacinto Auriti oltre dieci anni fa.
Alla
luce di quanto sta accadendo come contraddirlo?
Mentre
nel saggio Pedagogia
degli oppressi, Paulo
Freire descrive
molto bene quanto cerco di comunicarle:
“Il grande problema sorge quando ci si domanda come potranno gli oppressi, che ospitano in sè l’oppressore, parteciapre all’elaborazione della pedagogia della loro liberazione, dal momento che sono soggetti a dualismo e inautenticità. Solo nella misura in cui scopriranno di ospitare in sé l’oppressore, potranno contribuire alla creazione comune della pedagogia che li libera”.
I
problemi si risolvono alla fonte, il resto rappresentano soluzioni
temporanea per garantire lo stato d’emergenza permanente e
permettere di prendere decisioni che in un contesto “normale” mai
sarebbero accettate dalla popolazione.
Il
sistema siamo noi, che ci piaccia o meno, che lo accettiamo o meno, e
il Movimento 5 Stelle, fino a prova contraria, è stata l’ennesima
dimostrazione di quanto vado scrivendo.
Scendiamo
dai pulpiti che ci siamo eretti, abbandoniamo superbia e vanagloria,
rifiutiamo la cultura utilitarista di sistema, il settarismo, andiamo
all’origine dei mali, e solo così potremo cambiare.
Cari
Saluti e un abbraccio
il M5S ha già parlato di MES l'ha tirato fuori in parlamento.... non capisco questa lettera sinceramente! in 12 minuti di confronto televisivo inerente ad un unico argomento "abolizione dei finanziamenti ai partiti" di cosa doveva parlare il Prof. Morra? una lettera questa che non ha capo ne coda...se lei fosse stato attento seguendo il lavoro del M5S si sarebbe accorto che il movimento ha fatto diverse mozioni su diverse tematiche. Non creiamo dei casi inesistenti per favore, che poi la stampa, i media... usano come carne da macello. grazie
RispondiEliminaIl problema è che parlare del finanziamento pubblico ai partiti nei termini nei quali ne parla il M5S (e ne ha parlato il Sen. Morra) è un errore politico madornale. Il finanziamento pubblico ai partiti, infatti, depurato dalle immancabili operazioni distorsivo-corruttive operate da tesorieri e dirigenze partitiche nella nostra storia repubblicana, è uno strumento fondamentale per permettere la partecipazione democratica dei cittadini alla formazione delle scelte decisionali. Il M5S parlando dei finanziamenti pubblici ai partiti (e della loro abolizione) ed omettendo di parlare di quelli privati, butta il bambino con l'acqua sporca. Inoltre l'accento esagerato posto sugli sprechi dei partiti, nell'attuale situazione economica è come guardare un malato di cancro e concentrarsi sul suo raffreddore. Quindi, caro anonimo, il significato di questa lettera (sincerissima) risiede proprio in questo. Quando è la stessa Istat a denunciare che attraverso l'applicazione del Fiscal Compact l'Italia dovrà mantenere una politica economica restrittiva per quasi 80 anni per rispettare i parametri imposti da questo trattato (firmato e ratificato nel silenzio totale, anche del M5S) la dice lunga su quali siano i reali problemi di questo paese. Che poi la "questione morale" (è dal '70 che se ne parla) sia qualcosa da affrontare di petto, non ci piove, ma non commettiamo l'errore di spostare l'attenzione dei cittadini dai problemi reali che vanno affrontati urgentemente e non precludiamoci la possibilità di un VERO dibattito pubblico su Europa, Euro, crisi capitalistica, sistema economico, garanzie e diritti sociali. E ripeto, sul finanziamento pubblico ai partiti, discutiamone meglio. La proposta del M5S sulla questione, sinceramente, non è appropriata.
RispondiEliminaNaturalmente queste sono le mie considerazioni, accettabili o meno.
Con rispetto,
Francesco Salistrari.
Suvvia, ci si impegna tanto in critiche...contro partiti, casta, parlamento. E democrazia. Si blatera a parole ma nei fatti si agisce: critica dell'altro, difesa di stesssi, paternalismo becero mascherato da buone intenzioni: uccidere la democrazia nella speranza di costruire una iper-democrazia, somministrando la cura a pillole, tanto la popolazione è bambina e il popolo bue.
RispondiEliminaOggi populismo, domani: Iper-democrazia.
Essa è un miraggio, vanagloria e narcisismo. Epistemologicamente una sconosciuta.
Ma di cosa parlate, cari Grillo e Grillini? E cosa fate? Aiutate a mostrare il fianco scoperto nell'idea ottusa che rotto tutto, distrutto lo scheletro del sistema immunitario di difesa democratica, saremo un'allegra comunità in cui ognuno sarà disposto a comportarsi da bravo fratello attingendo da un'intelligenza collettiva armoniosa ed equilibrata? Ma i sensi non li avete ancora ripresi? Se in un sistema Malato non si ha paura del contagio pur decidendo di restare senza difese, alla mercé della malattia, allora delle due l'una: o non sai quello che fai, ignorando del tutto il male e la sua diagnosi o sei parte stessa del morbo.
Il mio commento OVVIAMENTE non è rivolto al "cittadino" Morra. Ma ad Anonimo, l'autore del primo commento. Si procede alla cieca, criticando tutto e tutto, i grillini per primi hanno dimenticato la dialettica democratica. Il sig.re Anonimo si meraviglia tanto se un uomo, che descrive il proprio prof come un mentore, non è ancora stanco di confrontarsi con lui?
RispondiEliminaE' evidente che il cittadino Morra, insieme ad un simile intervento scritto, non può che ricevere una testimonianza dell' aver fatto bene il proprio lavoro....da insegnate. Non conosco Italo Romano, ma il senso del suo intervento arriva tutto, la sua epistola non è un esercizio di critica, a differenza del commento di Anonimo, che è una evidente difesa d'ufficio.
Avvocati, mi annoiate.
Di tanto in tanto, risparmiatevi.
Anche io ho preso abitudine a intervenire poco. Prendetevi una pausa pure voi.
chi l'ha scritta ha solo guardato troppa televisione e si è fatto abbindolare dai finti giornalisti... spegni la tv e accendi internet
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