martedì 18 dicembre 2012

L'Apocalisse è un dato certo - Un atto dovuto e ineluttabile.


di Gianni Tirelli
Ma crediamo davvero, che dopo avere contaminato le acque e l’aria, avvelenato la terra di scorie e rifiuti tossici, disintegrato e incenerito migliaia di milioni di ettari di foresta e costrette all’estinzione infinite specie animali e vegetali, tutto si possa riassorbire, possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo dissennato, paghi il prezzo della sua perversione e degenerazione?
Crediamo davvero, che dopo avere investigato, violato e profanato i misteri della vita, facendo carta straccia di ogni principio etico e valore morale, trasformando il tutto in merce insanguinata da consumare e dalla quale trarne mero profitto, tutto si possa riassorbire, possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo dissennato, paghi il prezzo delle sue aberrazioni.
Crediamo davvero che l’incommensurabile dolore prodotto dalle crudeltà inferte a centinaia di milioni di bambini nel mondo e alle loro madri – bambini senza pane e senza acqua e, di altri, affetti dalle più diverse patologie da denutrizione e di natura igienico-sanitarie, bambini sfruttati, abusati, espiantati dai loro organi, ridotti in schiavitù, indotti alla prostituzione, bambini soldato scaraventati a combattere guerre fratricide – crediamo davvero che tutto questo si possa dissolvere come fumo nel vento, senza che l’uomo di quest’epoca bastarda paghi il prezzo delle sue inenarrabili atrocità?
E cosa dire dei trentamila bambini che muoiono ogni tre secondi per malnutrizione, e altrettanti per mancanza d’acqua potabile? Di quelli dilaniati dalle bombe intelligenti, quelli affetti dall’Aids e dalla Lebbra, dei piccoli migranti finiti in fondo al mare, dei neonati affetti da patologie tumorali indotte dall’amianto, diossina e metalli pesanti, e di una moltitudine di adolescenti devastati dalle droghe, dall’alcol, dagli psicofarmaci e da un’infinita lista di malattie neurologiche – bambini anoressici, bulimici, celiaci, vittime di messaggi mediatici deliranti ed altri ancora, asserviti alle ingannevoli seduzioni e lusinghe di un benessere inanimato? Crediamo davvero che tutto si possa riassorbire, possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo dissennato, paghi con la vita, il prezzo delle sue immonde turpitudini?
Lo dovremmo chiedere a loro: a quel miliardo e cinquecento milioni di denutriti. Lo dovremmo chiedere all’acqua, all’aria, agli alberi e agli uccelli – al silenzio, alla compassione, alla felicità e alla bellezza – lo dovremmo chiedere alla speranza e alla solidarietà, al profumo dei fiori e alle profondità del mare. Dovremmo chiederlo a tutti i civili iracheni, libici, afgani e siriani e di tutte le guerre moderne, dilaniati dalle bombe intelligenti, dall’uranio impoverito, dal fosforo e armi batteriologiche.?Dovremmo chiederlo a tutte quelle persone sacrificate sull’altare del “progresso”, devastate dall’amianto, dalla diossina, dai pesticidi, diserbanti, metalli pesanti, pcb e affini, e da un inquinamento endemico, che miete sistematicamente sempre più nuove vittime.?Dovremmo chiederlo agli ebrei arsi dentro i forni crematori nazisti, alle vittime di Chernobyl,  ai giapponesi di Hiroschima e Nagasaki, e a tutte le vittime dell’industria bellica, dell’industria chimica, dell’industria della menzogna. Crediamo dunque davvero, che tutto si possa riassorbire, possa rientrare e ricomporre, senza che l’uomo di questo secolo maligno, paghi con la vita, il prezzo della sua disobbedienza?
Siamo già nel centro di un’apocalisse che, a breve, si mostrerà in tutta la sua straordinaria potenza distruttiva.
A nostri bambini lasciamo un mondo senza vita, una realtà senza sogni, una libertà senza regole -  e bugie, bugie, sempre e solo bugie!
E noi, cosa mostreremo a Dio, quando quel giorno dovrà giudicare le nostre azioni? Gli parleremo forse della crescita e dello sviluppo, del progresso e dell’innovazione, della ricerca e della tecnologica? Quando invece, Lui, vorrà guardare le nostre mani per contemplare i calli della nostra fatica!!
Proprio in ragione di tutto ciò, posso affermare, con la certezza e il disincanto di chi ancora sa interpretare i segnali del cielo, ascoltare il tormento straziante degli spiriti della terra e le loro promesse di vendetta, che la fine di questo mondo, è prossima e ineluttabile.

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