domenica 2 dicembre 2012

La crisi del mondo occidentale.


Di Marco Barbon

"Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi… e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto". Questo il pensiero di un monaco buddhista tibetano, il Dalai Lama. "Quando un giorno impareremo a portare i nostri figli a passeggiare in mezzo alla natura e a farli correre spensierati e liberi invece che fare lunghe code in macchina per portarli al centro commerciale la domenica, maledicendo il traffico senza accorgersi che il traffico siamo noi, per comprare cose inutili che non ci servono o che vanno a sostituire cose perfettamente funzionanti ma passate di moda, quando eviteremo di fare interminabili file per l’ultimo telefonino ultratecnologico che ci permette una super-connessione per scrivere sui social network che non ce la facciamo ad arrivare a fine mese, forse allora le cose cominceranno a cambiare. Non si risolve il problema solo cambiando i politici con cittadini che hanno una visione diversa dell’ambiente e del bene comune, questo è un primo passo ma il vero cambiamento si ottiene se cominciamo a cambiare noi. Non sarà facile, ma se vogliamo una società diversa non esiste altra strada. Dico un’ultima cosa che non avrei provato se non immerso nella natura e poi smetto di annoiarvi: l’altro giorno sono andato per campi con mio figlio di 2 anni, lui correva felice e spensierato ed io dietro di lui, per un attimo mi sono sentito piccolo anch’io pervaso da una sensazione di pace e di quiete interiore e da uno strano pensiero: “Un giorno ricorderò questo momento come uno dei più belli della mia vita”. Fra un po’ di tempo quei campi spariranno e sorgerà un bel centro polifunzionale con negozi, uffici, appartamenti di 50 mq, ma dubito che passando di nuovo da quelle parti riuscirò ad emozionarmi, mi resterà il ricordo di quell’attimo. Grazie per la vostra attenzione.".

Fonte:
http://freeskipper.blogspot.it/2012/12/la-crisi-del-mondo-occidentale.html


2 commenti:

  1. bellissimo! Sono con te..io amo passeggiare con la mia piccola cagnolina,vita mia,in mezzo al verde..quel poco che c'è rimasto..! Prima davanti casa avevo un bosco più che enorme..adesso c'è una cava...e tanta tanta polvere!! E il ricordo degli alberi colorati in autunno!

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    1. che tristezza, una cava... e lo chiamano progresso. La spudoratezza non ha confini, quando di mezzo c'è quella parola magica (ma di magia nera) chiamata "economia"....

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