Togliere all'improvviso
il cibo a un cane non può che generare una reazione violenta.
Soprattutto se il cane è legato alla catena. Alla prospettiva di
morire di fame, triplicherà le ultime forze, quando e se avrà
capito della situazione in cui versa, e cercherà di liberarsi. Una
volta liberatosi dalla catena, andrà alla ricerca di cibo e la sua
determinazione feroce non lo fermerà di certo di fronte alla
prospettiva di procurarselo con la violenza.
E' esattamente quello che
succede oggi nei meandri della crisi.
Ci sono imprenditori e
lavoratori disoccupati, falliti, pignorati, sfrattati, esodati che si
suicidano. Per loro il fatto di essersi resi conto troppo tardi del
proprio destino ha decretato il proprio arrendersi. E sono tanti,
troppi.
E fa schifo,
letteralmente schifo, sentire Monti parlare dei suicidi in
termini di tassi di suicidio tra paesi. Ma qualcuno gliel'ha
mai spiegato che la vita non si calcola in tassi, sconti, prezzi e
denaro? Vergogna! Vergogna!
La responsabilità di
questi suicidi è TUTTA di questa classe politica e
imprenditoriale canaglia e mafiosa. Dei “bocconiani” e dei
tecnici, dei banchieri e dei finanzieri. Quindi, per cortesia, caro
presidente del consiglio, quando parla di morti ammazzati, un po'
di rispetto! Almeno nei confronti del dolore di quelle famiglie!
Capo chino e chiedete scusa!
Ritornando alla metafora
del cane, nelle pieghe di questa crisi ci saranno anche coloro i
quali non si lasceranno morire, ma saranno disposti ad uccidere. In
ogni forma. E il terrorismo non è l'unica. Perchè l'odio
sociale che monta, alimentato ad hoc, azionerà prima di ogni
cosa una guerra fra poveri senza precedenti. E le catene che
si spezzeranno paradossalmente non aiuteranno la gente ad essere più
libera, ma daranno vita ad un gioco al massacro dove a rimetterci
sarà la popolazione più debole.
Lo sfaldamento sociale è
dietro l'angolo.
La soluzione sarà lo
Stato di Polizia. E nient'altro.
Un'altra forma più rozza
e rudimentale di catena.
Bisogna capire che la
sproporzionata (e spropositata) distribuzione della ricchezza è
l'estremizzazione di quella che tanti bei dotti professoroni di
sociologia, politica ed economia ci hanno detto per anni essersi
esaurita, la lotta di classe. Ed è proprio per evitare che la
lotta di classe esploda nelle sue manifestazioni più pericolose (dal
punto di vista dell'establishment) che oggi si vedono compiere
operazioni di divisione sociale strategiche. Si mette una contro
l'altra le varie categorie sociali, si incita alla discriminazione e
alla guerra tra pari. E chi beneficerà di questo stato di cose,
sarà, come al solito chi detiene il potere.
I dati, già adesso, sono
allarmanti. La crescita esponenziale dei furti d'appartamento
violenti, gli omicidi, le guerre tra piccole
organizzazioni criminali (o paracriminali), le violenze sulle
categorie sociali più deboli (donne, bambini, immigrati), le
violenze legate al degrado sociale sono tutti campanelli d'allarme e
indicatori chiari di quello che sta succedendo.
La politica NON ha
risposte. Non ha ricette. Non propone alternative. Incapace com'è di
rinnovarsi, di sganciarsi dai meccanismi che essa stessa ha creato.
La corruzione, la clientela, la malversazione, lo spreco. Ed è
incapace soprattutto di capire che in gioco c'è molto di più che la
poltrona parlamentare.
I movimenti spontanei di
cittadini che nascono, i fenomeni sullo stile dei “pirati”
svedesi o degli “indignados”, o il Movimento 5 stelle italiano,
sono tutti fenomeni positivi e di risveglio, ma che ad oggi non
bastano ad arginare la deriva del sistema e della società.
Siamo dinnanzi ai
prodromi di un crollo spaventoso. Che mette a repentaglio la
vita di milioni e milioni di persone.
Non si può pensare di
fermare questo semplicemente proponendosi come alternativa in una
tornata elettorale.
C'è bisogno di ben
altro.
L'autorganizzazione dal
basso se indirizzata semplicemente alla sfera poltica, non produce
risultati capaci di creare una rete sociale di difesa efficiente. C'è
bisogno della creazione di strumenti di difesa sociali nella sfera
economica, produttiva, energetica, di sussistenza.
E ce n'è bisogno subito.
Prima che sia troppo
tardi.
Prima che scoppi la bomba
e non ci sarà nemmeno tempo per nascondersi.
(Francesco Salistrari)
Semplicemente pendo dalle tue labbra...Complimenti.
RispondiEliminaLux
Sei troppo buono...
RispondiEliminawww.futuro.tk
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