di Francesco Salistrari.
Elezioni,
elezioni ed elezioni.
MPS,
corruzione, politici, Movimento 5 Stelle e Grillo, le cazzate di Berlusconi, le
puttanate di Monti, le minchiate di Bersani, la voglia di sssposarsssi di
Vendola.
Di questo e
non di altro si parla in Italia, sui giornali, nelle tv, nei bar.
Che poi ieri
sera Israele abbia bombardato un centro di ricerca in Siria, a pochi km da
Damasco, non interessa a nessuno. Come se fosse perfettamente normale, simile a
un borseggio per strada, che un paese violi lo spazio aereo di uno Stato sovrano
e bombardi un centro di ricerca che nei mesi precedenti i “ribelli” anti-Assad
avevano tentato invano di conquistare e distruggere.
Precisiamo
una cosa: non sono pro-Assad, né difendo la sua disumana dittatura. Il regime
vigente in Siria è solo l’ennesimo scempio di diritti umani e civili delle
nazioni mediorientali, per niente dissimile all’Arabia Saudita, per fare un
esempio. Quello che non mi va giù è che essendo, gli altri, paesi “allineati” a
Israele e Zio Sam, tutto va bene, anche se vengono regolarmente calpestati i
diritti di milioni di uomini e donne.
In Siria, al
contrario, cavalcando l’emergere di forze popolari di opposizione (armata) al
regime di Assad che chiedevano riforme democratiche e costituzionali (o meglio
la piena applicazione della Costituzione vigente ma mai applicata), i paesi
canaglia (Israele in testa) si sono buttati nella mischia a piene mani per dare
la spallata al governo filo-iraniano del despota Assad. E così i ribelli, in
poco tempo, sono diventati i “ribelli”, pagati e armati dalle potenze
occidentali e da Israele, addestrati in Turchia. E poi, vogliamo parlare del
confine turco? Militarizzato da ormai due anni? Vogliamo parlare degli scempi
reciproci che vengono commessi sui campi di battaglia ogni giorno in nome di
non si sa bene più cosa? Vogliamo parlare della distruzione di città intrise di
storia come Aleppo?
Israele,
dunque, bombarda e nessuno sembra quasi accorgersene. Qualche parola in un
telegiornale, qualche trafiletto sui giornali, notizia passata insieme alla
cronaca nera, di fianco al furto di una busta di pasta in un supermarket, come
se fosse perfettamente normale che succeda una cosa del genere.
Vorrei
chiedere a tutti: ma se domani mattina, l’Iran sguinzagliasse i suoi caccia
bombardieri e distruggesse una centrale elettrica israeliana, come reagiremmo?
Come reagirebbero giornali, tv e politica? Pensateci bene.
In Medio
Oriente si sta giocando una partita cruciale per i destini del mondo e nessuno
sembra volersene interessare. La partita per il controllo delle risorse
strategiche del pianeta, cominciata fin dal 1990 con la prima guerra in Iraq e
continuata in Afghanistan con la scusa del terrorismo, è arrivata al suo snodo
cruciale. Ora Siria, poi Iran. E Cina e Russia fino a quando resteranno ferme?
Il rischio è
altissimo.
Il mondo
balla sul precipizio di una conflagrazione mondiale e noi di cosa cazzo
parliamo? Di Bersani che vuole “mangiarsi” i suoi avversari? Ahahahahahhahaha
Di Monti che
dice che vuole abbassare le tasse? Questa fa addirittura ridere di più.
Di Vendola
che vuole sposarsi? Questa purtroppo non fa ridere…
Di cosa? Di
Ingroia e la Boccassini che si prendono a cornate, dimostrando che in fondo
Berlusconi sulle “toghe rosse” non aveva poi tutti i torti?
Di cosa cazzo
parliamo?
Mentre il
nostro paese in mano questi criminali massoni viene trascinato nella
recessione, nell’arretramento culturale e civile, smantellato nella sua
industria, svenduto ai mercati, ridotto a paese “scorta” della Germania e dei
paesi del Nord in nome della moneta unica e dei trattati europei, mentre
vengono aumentate le spese militari e tagliati i servizi sociali, mentre
succede tutto questo, Israele bombarda la Siria… e noi, non si sa cosa cazzo
stiamo guardando.
Bah!
Mi sento come
un cittadino tedesco del ’32.
In attesa che
tutto precipiti, ma non so bene dove.
Forse
rivedremo un ometto baffuto che alza il braccio e invoca le folle.
Forse.
Ma forse,
questa, è solo un’altra storia.
Speriamo ci
sia qualcuno capace un giorno di raccontare davvero com’è andata.
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RispondiEliminaA volte succede anche a me,resto in attesa che tutto affondi,ma solo perchè non vedo altro modo per ricominciare e per farsi che le persone diventino consapevoli.
RispondiEliminaUn saluto
La gente è intontita. Viva ipnotizzata dai vetri colorati degli schermi televisivi, dei cellulari touch e dei computer e non vede nient'altro che se stessa riflessa e distorta da questi specchi ammalianti. Il resto intorno scompare e con esso la sensibilità e la capacità empatica di avvertire la sofferenza di persone lontane, vessate e ridotte alla barbarie dagli interessi beceri del nostro consumismo. Perchè in fondo la verità è che quelle guerre, quei morti, quei bambini dilaniati, sono il frutto dei nostri desideri. Siamo noi che "chiediamo" ai nostri governi di bombardare e di uccidere. Lo fanno in nostro nome. Per permetterci di continuare a vivere a spese del mondo e dei suoi figli più sfortunati.
EliminaUn saluto.