DI
GIOVANNI ZIBORDI
cobraf.com
L'entusiasmo
intorno a Beppe Grillo cresce ogni giorno, guardando dei video da
Milano e Monza bisogna dire che Casaleggio e Grillo sono dei geni
della comunicazione. Sono stati capaci di toccare i tasti emotivi
giusti, hanno creato aspettative e speranze parlando di cose più
belle e più giuste e allo stesso tempo unificato e dato energia al
movimento sparando su un nemico comune di tutti gli italiani (la
classe politica.."Arrendetevi! Siete circondati dal popolo
italiano. Uscite con le mani alzate...) (1). E' un messaggio geniale,
che funziona perchè taglia attraverso le solite sinistra e destra,
coalizza tutti contro un odiato nemico comune, ma parla anche di un
futuro in cui c'è del latte e miele (...votate per voi
stessi...)
Nella
foto: comizio di Beppe Grillo in piazza Duomo a Milano
(20.02.2013)
Elemento
cruciale di questo messaggio è evitare qualunque presa di posizione
precisa sui problemi economici, il principale dei quali è che
l'Italia si è impegnata con tutti in Europa e con i "mercati"
ad AVANZI DI BILANCIO DEL 5% DEL PIL (prima degli interessi). In
italiano questo significa che lo stato spende 700 miliardi e ne
incassa di tasse 780 miliardi ogni anno per cui sottrae 80 miliardi
al settore privato (salvo restituirne circa 35 miliardi tramite gli
interessi alle famiglie italiane detentrici di BTP, quelle che hanno
più soldi). L'Italia si è impegnata a incassare, come stato, 780
miliardi di tasse e spenderne (prima degli interessi) 700 miliardi
per gli anni a venire....
Dire
"L'ITALIA SI E' IMPEGNATA" significa che gli altri governi
europei hanno dei trattati firmati e il fatto stesso di appartenere
all'Europa per imporlo a noi. E significa che "i Mercati"
(finanziari) sono in agguato, pronti a vendere 100 o 200 miliardi di
BTP facendoli crollare da 100 a 70 se l'Italia "viene meno agli
impegni". E questo salasso permanente di circa (80-35=) 45
miliardi l'anno si somma ad una contrazione del credito che al
momento è di circa 50 miliardi (2) l'anno per le imprese e di circa
30 miliardi l'anno per le famiglie (mutui). Totale: 45+50+40= ...
circa 130 miliardi l'anno che mancano al settore privato.
Grillo
urla dal palco che cacciando via i partiti e con i referendum
propositivi senza quorum in cui tutti noi decidiamo risolveremo
questi problemi. Essendo "fuori" da tutto non ha un
programma che viene esaminato come ad esempio i report economici che
si accumulano ora sull'Italia esaminano i programmi dei partiti
(PDL-Lega, Monti-UDC, PD-Sel o Giannino). E li trovano campati per
aria come numeri ("Tagli alle tasse, dai partiti un miraggio da
180 miliardi") (3), pieni di promesse elettorali che contrastano
con "gli impresi presi dall'Italia" in Europa.
Gli
italiani sono finiti in una trappola finanziaria che soffoca la loro
economia e reagiscono entusiasmandosi per chi promette Alice nel
Paese delle Meraviglie (dal punto di vista economico). E non ha il
problema di giustificare delle credenziali economiche come Oscar
Giannino perchè semplicemente non ne ha, nessuno intorno a lui ne ha
e se ne sbatte.
Cioè
i partiti promettono ora sotto elezioni miliardi che non sanno come
trovare, per la precisione che non possono trovare in nessun modo nel
contesto dell'Euro, dell'Eurozona e dei "Mercati". E gli
italiani come reagiscono ? Rivolgendosi a chi (se guardi al freddo
lato economico) promette loro di fatto dieci volte
tanto...
________________________________________________________-
....Tra
le prime incombenze che il nuovo governo si troverà ad affrontare
.... La contrazione del Pil viaggia attorno all'1%, contro lo 0,2%
indicato dalla Nota di aggiornamento del «Def» di settembre. Per lo
scorso anno, il dato certificato dall'Istat è di una caduta del
prodotto del 2,2 per cento....il debito pubblico raggiungerà
quest'anno il picco del 126,1%.... L'impegno sottoscritto dal governo
Berlusconi e confermato dal governo Monti al pareggio di bilancio in
termini strutturali non è in discussione. In linea con la lettera
inviata la scorsa settimana dal commissario agli affari economici,
Olli Rehn, si potranno concordare tempi di rientro meno stringenti,
ma non per questo saremo esentati dal conseguire avanzi primari del
4-5% del Pil, condizione indispensabile per ridurre gradualmente il
debito....
...
le tre maxi-manovre, le prime due (luglio e agosto 2011) varate dal
governo Berlusconi, la terza, dicembre (il decreto salva-Italia) dal
governo Monti. Tre manovre per un valore complessivo a regime di 81,3
miliardi, pari al 4,9% del Pil, concentrate per oltre due terzi su
aumenti delle entrate. Nonostante questo ingente sforzo di
consolidamento fiscale, non si potrà deviare dal percorso di rigore
nei conti pubblici, per effetto dell'ingente debito e delle
perduranti incertezze sul fronte dello spread. ....il nuovo governo
dovrà reperire risorse sia per finanziare nuove spese per gli
ammortizzatori in deroga e le missioni internazionali (finanziate
solo fino a settembre), e trovare 4 miliardi a regime per evitare
l'aumento dell'Iva. In tutto, almeno 7 miliardi.
....
Se attuata in toto, la manovra sull'Imu indicata da Berlusconi per la
prima casa (restituzione di quanto versato nel 2012 e abolizione nel
2013) comporterebbe un immediato minor gettito di 7,8 miliardi, che
evidentemente andrebbe coperto subito con altrettanti tagli alla
spesa. Il ricorso ad altre forme di copertura, come l'aumento
dell'accisa sui tabacchi e sull'alcol (se pur legittima e "mirata")
si trasformerebbe in un'altra forma di prelievo. L'azzeramento in 5
anni dell'Irap comporterà il reperimento di ulteriori 34-35 miliardi
a regime e la manovra sull'Irpef (due aliquote del 23% fino a 43 mila
euro e del 33%) altri 22 miliardi dal 2014.
Gli
interventi di riduzione della pressione fiscale indicati dalla Lista
civica che fa capo a Mario Monti, relativamente a Imu, Irap e Irpef,
comporterebbero 29,5 miliardi di minori imposte. Per il 2013, si
potrebbero reperire 2,5 miliardi per aumentare da 200 a 400 euro la
detrazione Imu sulla prima casa e raddoppiare la detrazione per i
figli a carico, ammesso che - come indicato dal dossier - si riesca a
contenere la spesa corrente primaria per 3 miliardi. La partita più
complessa si annuncia dal 2014 (e dunque da mettere in campo alla
fine del 2013) con interventi sulla totale indeducibilità del costo
del lavoro dalla base imponibile dell'Irap, e sull'Irpef a valere sui
redditi medio bassi, sia con riduzione delle aliquote che con
l'aumento delle detrazioni....
vedi
anche "Sogni a confronto" (4)
GZ
Fonte:
www.cobraf.com
20.02.2013
4)
http://phastidio.net/2013/02/18/sogni-a-confronto/
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