giovedì 10 dicembre 2009

Il riscatto dalle mense.


Ogni giorno è come un lento conto alla rovescia,

sembra quasi di sentire il ticchettio nella testa

e da un momento all’altro sarà la notizia della fine.


Ogni attimo è un tormento

per questo povero cuore malato di malinconia

ed ogni sguardo un’oscena accusa.


Il mondo sembra girare per se,

e noi sembriamo fermi, burattini, piccoli,

come miliardi di bachi non ancora falene.


Ogni giorno è il supplizio delle nostre voglie

è l’omicidio delle nostre passioni,

ma non ce ne crucciamo, perché abbiamo la TV.


Siamo gatti senza unghie e senza baffi,

siamo stelle senza luce,

occhi senza vita.


Ogni giorno moriamo,

ma continuiamo a vivere come piante,

anche se di un verde fasullo.


Siamo di fango e creta,

siamo il sasso lanciato nello stagno

incapace di riemergere.


Siamo la gente senza viso delle mense della Caritas,

siamo i fagotti umani tra i cartoni,

siamo i senza lavoro del nuovo millennio.


Se sapessimo della nostra forza,

non avremmo paura.

Se conoscessimo noi stessi,

saremmo in grado di rialzare la testa.


Ogni giorno abbiamo la possibilità di vendicare quelli andati

e dare un senso a quelli a venire.

Ogni giorno. Potrebbe essere questo il giorno.


(Francesco Salistrari, 2004)

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