sabato 3 aprile 2010

Il dolce stil novo.


Il finto perbenismo di questo paese fa letteralmente schifo.

Beppe Grillo alle ultime elezioni regionali ha ottenuto un risultato eccezionale con il suo “Movimento a 5 stelle”, nonostante il movimento sia giovanissimo, non riceva finanziamenti elettorali, nonostante sia stato completamente ignorato dalla copertura televisiva della campagna elettorale, nonostante sia composto da persone che la politica l'hanno vista solo in televisione.

E questo naturalmente ha dato molto fastidio. E naturalmente sia a destra che a sinistra.

Come poteva essere altrimenti, nei confronti di un personaggio che spara a zero sui privilegi di questa classe politica?

Dal momento che, come abbiamo visto, un'alternativa non solo politica bensì soprattutto programmatica a Berlusconi in Italia non esiste, la forza delle proposte del programma di Grillo (e da latitudini e con caratteristiche diverse di un Vendola in Puglia) diventano scomode. Troppo.

Inattaccabile da un punto di vista programmatico, il povero Grillo viene vessato per altre vie. E qui scatta l'onda del moralismo made in Italy, il moralismo di una politica che di morale non ha nulla. E si attacca Grillo per il suo linguaggio scurrile, per il suo modo di essere tutto sommato ancora un comico, un giullare (nel senso medioevale del termine, Dario Fo docet) e non un politico.

In altre parole lo si denigra per COME dice le cose, non per COSA dice!

E vedere un Fede che si indigna per le espressioni di Grillo, dichiarandosi scandalizzato, schifato, dalla dialettica sboccata del genovese, è, devo dire, assolutamente deprimente.

Cosa c'è di più immorale del modo in cui un Fede esercita la sua professione di giornalismo? Cosa c'è di più vigliacco di presentare le notizie che fanno comodo alla propria parte politica mistificando la realtà ogni giorno, in ogni edizione del proprio telegiornale? Cosa c'è di più scandaloso del fatto che trasmette su una rete (Rete4) che è stata dichiarata abusiva dalla Comunità Europea?

Ma Fede, naturalmente, non è l'unico a scandalizzarsi di Grillo, del suo modo di parlare, del suo seguito imponente, della sua presa sui giovani, del suo successo elettorale. E gli attacchi vengono da tutte le parti. E vediamo il PD che accusa Grillo e il suo Movimento di aver rappresentato una delle cause della propria sconfitta elettorale. Come se ci fosse bisogno di Grillo per far perdere questa pseudo-sinistra che è sparita dalle piazze, dai luoghi di lavoro, che si è allontanata dalla gente per seguire Berlusconi in una battaglia tutta mediatica persa assolutamente in partenza. Come se fosse Grillo il responsabile dell'ennesima figura di merda rimediata dalla sinistra nella sua ultima (e ci auguriamo definitiva) esperienza governativa. Come se fosse di Grillo la responsabilità dell'assoluta mancanza di un programma alternativo al centro destra. Come se fosse di Grillo la colpa della completa incapacità della sinistra a fare la sinistra. Bersani & CO. dovrebbero passarsi una bella mano sulla coscienza e fare il mea culpa una volta al giorno, per aver regalato a Berlusconi 15 anni di governo, per non aver risolto una volta per tutti lo schifo del conflitto di interessi, per non aver risistemato la giustizia e la scuola dopo i danni della destra, per non aver cancellato la legge 30 sul precariato (una vergogna legislativa che sta uccidendo il futuro dei giovani italiani!), per non aver risolto il problema dell'immigrazione in modo intelligente e coordinato con la Comunità Europea. Il PD e la sinistra tutta dovrebbero prendersela con la propria incapacità a dare risposte concrete alla gente, di porre sul piatto proposte concrete alla difficoltà che questa crisi economica sta generando. E invece se la prende con Grillo, che di proposte concrete, nel suo programma, ne ha a bizzeffe. Ed è l'unico in Italia che propone una ricetta per uscire da questa situazione da Grecia che presto trascinerà il paese nella crisi sociale più dura della sua storia.

E questa cricca di ladri che si fanno chiamare politici se la prendono con Grillo...

Grillo è un maleducato, uno sboccato, un pazzo, un terrorista mediatico, un qualunquista, un populista. In poche parole disgusta in maniera uniforme tutto l'arco Costituzionale.

Mentre cosa dovrebbero dire gli italiani delle scene pietose viste in parlamento in questi anni, degli insulti, delle minacce, delle escort del premier, delle veline candidate, della cocaina dei deputati? Cosa c'è di più intollerabile di uno Stato che ricicla soldi sporchi con gli Scudi Fiscali? Cosa c'è di più vomitevole dei politici che prendono tangenti e truccano appalti alterando in maniere irreversibile il mercato? Cosa c'è di più terrorista di uno Stato che fa accordi con la Mafia? Di un Parlamento in cui siedono 20 condannati in via definitiva? Di un Senato che ha fatto senatore a vita un mafioso accertato come Andreotti?

E non vado avanti. Perchè sarebbe inutile. Tutti sanno come funziona questo paesello da terzo mondo. Questa repubblica delle banane corrotta, marcia, fallita.

Questa bella repubblica e la sua bella classe politica. Che si scandalizza di Grillo, ma mai di se stessa.

VEROGOGNATEVI!!!!!!


(Francesco Salistrari, 2010)

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