giovedì 13 maggio 2010

Il mio angelo.


Ci sono stati momenti terribili, bui come un tunnel senza fine.
Momenti che sembravano irreversibili. Neri come il cuore di un assassino.
Ci sono stati giorni in cui ho maledetto anche le nuvole che coprivano il sole. In cui ho maledetto le ore che trascorrevano, il vento che muoveva gli alberi.
Ma tu eri qui. Come sempre. Ed ho odiato la tua risata. Ho odiato la tua presenza, a volte. La tua insistenza. E tu sei rimasta. Come se niente fosse. Facendo finta di essere trattata da regina. Sei rimasta e non hai mai fatto domande. Non hai mai voluto sapere nulla. Sei stata il mio angelo custode. Colei che mi ha dato forza e speranza. Hai dato un senso ai momenti tristi, con la tua sola presenza. Assidua.
Il tuo amore mi ha sorretto, mi ha dato coraggio. E ha permesso al sole di far capolino tra le nuvole.
Sono stati i momenti più brutti della mia vita. Te ne sarai accorta. Ed in parte ancora faccio fatica a dimenticare. A mettere da parte tanta sofferenza.
Dopo così tanto tempo è ora che tu sappia quanto ti sia riconoscente. Quanto bene ho capito tu mi voglia. Quanta importanza tu rivesta nella mia vita. Sarà forse stupido dirti grazie adesso. Sarà forse superfluo, inutile. Ma voglio farlo.
Sei il mio angelo. Quello che ho sempre sognato di avere al fianco e che mi sono accorto solo ora di avere da tempo vicino.
Sei il mio angelo, quello che ha pianto per me con il sorriso sulle labbra.
Quello che ha fatto di tutto per non mostrare la sua sofferenza.
Quello che ha dato il suo cuore non ricevendo nulla in cambio.

Oggi, quando tutto è passato, è venuto il momento di ricambiare in qualche modo.
Ed io conosco solo un modo per farlo.
Questo è il mio cuore.
Puoi farne quello che vuoi.
E' tuo per sempre.
Ti sembrerà puerile, infantile ed inutile. Ma non è così.
Per me è troppo importante farti sapere quanto ti sono grato. Quanto importante è stata la tua presenza allora. Proprio quando ne avevo più bisogno, proprio quando tutti sembravano sparire nell'ombra, proprio quando il giorno sembrava più scuro.
Tu non immagini nemmeno quanto bisogno abbia ancora di te. Non immagini nemmeno quanto solo mi senta quando le luci vengono spente ed il mondo dorme. Perchè è proprio allora che il passato ritorna, con i suoi fantasmi, con le sue paure, con i suoi mostri. Ed è solo pensando a te che riesco a scacciarli. Con l'immagine del tuo eterno sorriso. Con il suono della tua voce che mi culla nella notte.

Non so perchè ho scelto proprio ora di scriverti queste cose. Ma sento che è l'unico modo per sdebitarmi. Anche perchè a voce sarei incapace di parlarti. Perchè mi si bloccherebbero le parole per l'emozione. Perchè rischierei di piangere e davanti a te non voglio farlo.
Sei la mia forza. Sei il mio coraggio. Sei il mio sorriso.
Sei il mio angelo.
Quello credevo non esistesse...e invece eccoti qui.

(Francesco Salistrari, 2010)

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