Non scrivo per me, ma neppure per voi.
Non scrivo per essere ricordato, né per rendermi immortale.
Non scrivo per istruirvi o farvi scoprire misteri ancora celati.
No, non faccio tutto questo.
Scrivo solo perché mi va di farlo,
perché altrimenti la mia vita sarebbe priva di ricordi,
scrivo per conservare le emozioni,
per rendere immortali i miei momenti,
per far di una sensazione qualcosa di concreto,
per rendere reale un’illusione.
Non scrivo per nessuno,
ma solo per dar vita a qualcosa che morirebbe con me,
solo per dar voce al silenzio,
solo per dare un senso a ciò che non lo avrebbe.
Scrivo e questo è quanto basta.
Non importa se qualcuno mi leggerà
o tutto verrà cancellato dal tempo,
quel che conta è che ora sto scrivendo,
dando modo ad un’idea di diventare realtà.
Dando prova a me stesso di esistere davvero.
(Francesco Salistrari, 2005)
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