mercoledì 24 febbraio 2010
Ronzio nella testa.
Il viso che mi guarda da un sogno, non è più il suo.
E forse non lo è mai stato.
Troppo tempo è passato.
Trope cose.
Troppa pioggia ha lavato queste strade.
Le sue mani dolci che mi accarezzavano, restano attimi scolpiti nella pietra.
Le sue parole, la sua voce, la sua dignità, qualcosa di speciale.
E quel suo sorriso, capace di accendermi in un tocco.
Di consentirmi di afferrare la vibrazione del mondo, altrimenti inafferrabile.
Son tante le cose che ricordo e tante quelle che ho scordato.
Ed il rimpianto m'inchioda al mnuro delle mie responsabilità.
Troppa strada ho messo tra te e me.
Troppo son cambiato.
Troppo stupido, lo sono sempre stato.
Capace di non capire che il tuo era lo sguardo dell'eternità.
Capace di confondere l'acqua con la sabbia.
Capace di essere incapace.
Cieco a non vedere in te la luce che avrebbe reso la mia vita un giorno senza notte.
Sordo a non comprendere che le tue erano le uniche parole che avrei voluto sentire.
Perdonami se puoi.
Perchè io, credo, non riuscirò mai a farlo.
(Francesco Salistrari, 2010)
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