Voce meschina che mi parla nella testa, stupida coscienza immorale che mi si agita dentro, non hai ragione di tormentarmi con le tue stupide invettive, non hai motivo di giudicarmi con la tua falsa morale.
La tua voce è quella di un prete pedofilo, è quella di un politico corrotto, è quella di un assassino pentito, è quella di un crumiro venduto, è la falsa voce di un popolo che non ha coscienza.
Smettila di tormentarmi e di dirmi chi sono, perché non lo sai, perché non lo so nemmeno io, perché nessuno può sapere chi è se non in punto di morte. Lasciami perdere, addormentati per sempre e smetti di farmi ascoltare i tuoi stupidi giudizi. Non sopporto più di essere giudicato da una banda di meschini come te.
Voce nella mia testa, taci per sempre, perché ormai ho capito che ciò che hai da dirmi non sono altro che le parole che ascolti quando cammino per strada, quando mi affaccio alla finestra, quando guardo la televisione, quando vado al lavoro o in chiesa, quando pago le tasse, quando mi racconti di un mondo che altro non è se non una prigione.
Tu voce sei la mia catena, la mia cella e il mio aguzzino, sei il boia delle mie emozioni, sei colei che mi uccide ogni giorno per farmi rivivere il giorno dopo.
Smetti di parlare. Smettete tutti di parlare.
Il silenzio è quasi sempre una virtù.
(Francesco Salistrari, 2009)
La tua voce è quella di un prete pedofilo, è quella di un politico corrotto, è quella di un assassino pentito, è quella di un crumiro venduto, è la falsa voce di un popolo che non ha coscienza.
Smettila di tormentarmi e di dirmi chi sono, perché non lo sai, perché non lo so nemmeno io, perché nessuno può sapere chi è se non in punto di morte. Lasciami perdere, addormentati per sempre e smetti di farmi ascoltare i tuoi stupidi giudizi. Non sopporto più di essere giudicato da una banda di meschini come te.
Voce nella mia testa, taci per sempre, perché ormai ho capito che ciò che hai da dirmi non sono altro che le parole che ascolti quando cammino per strada, quando mi affaccio alla finestra, quando guardo la televisione, quando vado al lavoro o in chiesa, quando pago le tasse, quando mi racconti di un mondo che altro non è se non una prigione.
Tu voce sei la mia catena, la mia cella e il mio aguzzino, sei il boia delle mie emozioni, sei colei che mi uccide ogni giorno per farmi rivivere il giorno dopo.
Smetti di parlare. Smettete tutti di parlare.
Il silenzio è quasi sempre una virtù.
(Francesco Salistrari, 2009)
FANTASTICA...
RispondiElimina...LA TUA VOCE MESCHINA.
M.M.