Metto un punto e vado a capo.
Una virgola e mi riposo. Un punto esclamativo e mi commuovo. Due punti e pretendo di spiegare.
La vita, la morte, non hanno punteggiatura. Scriverne è vano. Ma non insensato. Leggerne è perdere tempo. Ma non avventato.
Punto.
Che non è un'auto che ci porta in qualche posto. Ma un addio.
Virgola. Che non è un ricciolo scomposto sulla fronte. Ma un saluto.
Vita. Che non è una parola. Ma un mistero.
Morte. Che non è un mistero. Ma una tetra realtà.
Le mie parole non dette. Che non sono un vaneggiamento. Ma una perdita di tempo.
(Francesco Salistrari, 2009)
*Estratto da "Le cose non dette".
wow non conoscevo questo tuo lato..
RispondiEliminasei davvero bravissimo.
Ezia