Sono il saprofago delle mie emozioni.
In un mondo in decomposizione,
anche il mio cuore lo è.
E non c'è nulla da fare.
Perchè ogni cosa ha un inizio...
e la sua fine.
Sento il rancido dei miei ricordi
insinuarsi sotto la pelle
famelico come la mia bocca sporca di sangue
in un giorno scurito dal velo della paura.
E non c'è nulla da fare.
Perchè il senso di tutto
è perso per sempre.
Ascolto un vento gelido
spezzarmi le ciglia
cinico com'è cinica la mia ombra
che mi segue da sempre
e ride di me alle mie spalle.
E non c'è nulla da fare.
Perchè il peggio
deve ancora venire.
Mi nutro di un senso d'esistere
che ha perso il suo senso
affamato di sazietà,
come chiunque del resto
che non sa di aver pranzato
con le proprie budella.
E non c'è nulla da fare.
Perchè la meschinità
non è stata mai rara.
Giuro che vomiterei ogni cosa
se solo riuscissi a farlo.
Ma non c'è nulla da fare.
Se ad essere avariati
siamo noi commensali.
(Francesco Salistrari)
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